Scoppia il caos politico sul futuro del ponte Corleone, a Palermo. Dopo l’affondo della deputata regionale della Lega Marianna Caronia, in merito alla mancanza di fondi per la realizzazione dei lavori necessari alla ristrutturazione dell’opera, arriva la risposta dell’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Palermo Maria Prestigiacomo.

“Fatto molto per la sicurezza dei cittadini”

L’esponente della Giunta Orlando difende l’operato dell’Amministrazione relativo al viadotto di viale Regione Siciliana. “Non ritengo che la situazione del Ponte Corleone si possa definire ‘in alto mare’. Se è vero che c’è ancora  tanto da fare, è altrettanto vero che abbiamo fatto molto, soprattutto per garantire la sicurezza a tutti i cittadini“.

“Lo scorso anno, con l’accordo quadro Ponti e Sottopassi sul ponte Corleone, sono stati eseguiti i lavori richiesti dai Vigili del Fuoco. Mi riferisco alla rivisitazione dei giunti e al ripristino dei cordoli laterali per impedire che l’acqua piovana entrasse nelle travi che reggono il ponte“. Infiltrazioni d’acqua che comunque si sono registrate nelle scorse settimane. Come quelle causate dall’esplosione di un tubo idrico verificatasi qualche settimana fa proprio al di sotto del giunto nei pressi del Baby Luna.

L’affidamento a Icaro Progetti e le nuove limitazioni

Tra i punti toccati da Maria Prestigiacomo, nella sua dichiarazione alla stampa, vi è quello dei controlli e della sicurezza del ponte Corleone.”Abbiamo affidato le indagine da eseguire sul ponte alla ditta ‘ICARO progetti’. Opere che sono terminate la settimana scorsa con le prove dinamiche e adesso siamo in attesa della relazione finale”. Controlli che purtroppo hanno determinato l’imposizione di ulteriori restrizioni alla viabilità. Ciò a causa delle condizioni strutturali del viadotto di viale Regione Siciliana, messe nero su bianco dalla ditta.

Fatto riconosciuto dalla stessa esponente della Giunta Orlando. “La corsia è stata ridotta per salvaguardare la pubblica incolumità – sottolinea la Prestigiacomo -. Ciò in quanto la Icaro Progetti, in una prima relazione, scriveva sia al Comune che al Commissario che il ponte era più sicuro nella parte centrale”. Fatto che ha causato, a sua volta, notevoli disagi ad automobilisti e camionisti, con code lunghe anche diversi chilometri nei giorni di maggiore crisi.

Ponte Corleone e le risorse per i lavori

In merito alla questione relativa ai fondi da investire sui lavori del ponte Corleone, l’assessore riafferma il ruolo del Comune nell’assegnazione dei fondi necessari alla progettazione. “Nel 2021, abbiamo richiesto al Governo nazionale le somme per la progettazione del Ponte Corleone. Risorse che grazie ad un’importante collaborazione istituzionale sono arrivate. Sarà Anas ad eseguire il progetto con i propri tecnici, appena riceveranno la relazione finale”.

“E’ un fatto evidente – continua l’assessore – che quando il Comune ha sottoscritto il Patto per il Sud per la progettazione e la realizzazione di tre opere importanti, bretelle laterali del ponte Corleone, Svincolo Perpignano e Ponte Oreto, nel capitolato di spesa erano inseriti soltanto 15 milioni di euro. Questo con la promessa di rimpinguare lo stesso capitolo con le somme che realmente erano necessarie. Ma nel 2020, dopo una richiesta del Comune al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, questo rispondeva testualmente: “si rappresenta che a tutt’oggi il capitolo 7544 è privo di stanziamenti‘.

“Nella finanziaria di quell’anno è stato richiesto di rifinanziare il capitolo ma ciò non è avvenuto. Dopo una lunga interlocuzione con il Provveditorato alle opere Pubbliche abbiamo predisposto insieme al Provveditorato e ad Anas un protocollo d’intesa per accelerare i tempi di realizzazione. Lo scorso anno è stato nominato dal Governo un Commissario straordinario, Matteo Castiglioni, con cui il Comune di Palermo dialoga con forte sinergia portando avanti tutte le opere inserite nel Patto per il Sud. Inoltre il Commissario, proprio sul Ponte Corleone, ha già predisposto un cronoprogramma. Insieme, sicuri di una forte sintonia istituzionale, chiederemo le somme necessarie per completare tutte le opere”.

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