Sono stati ricevuti questa mattina dal vice prefetto aggiunto di Palermo, Pietro Barbera, i lavoratori Ex Grande Migliore che si sono ritrovati negli spazi antistanti al palazzo di governo in occasione del sit-in organizzato dalla Fisascat Cisl. “Grande soddisfazione per l’incontro di oggi – commenta a caldo Mimma Calabrò, alla guida della Fisascat Cisl Palermo Trapani .– Abbiamo apprezzato l’impegno profuso dalla prefettura che ci ha comunicato di essersi già attivata, a seguito della nostra richiesta, per sollecitare l’intervento dell’amministrazione comunale”.
La vertenza nelle mani del sindaco
“La vertenza è adesso tutta nelle mani del sindaco Leoluca Orlando e del consiglio comunale – aggiunge la Calabrò -. Lanciamo un appello al sindaco e ai capigruppo consiliari per inserire il tema alla prima seduta in modo da esprimere definitivamente il loro parere! Non bisogna più perder tempo perché aumentano sempre più gli interessi passivi vantati dagli istituti bancari creditori riducendo, di conseguenza, le somme derivate dalla vendita che dovrebbero soddisfare le richieste degli ex dipendenti i quali rivendicano ancora migliaia e migliaia di euro di stipendi e altri istituti contrattuali non corrisposti”.
In 269 interessati alla vertenza
Parliamo di 269 lavoratori che, giorno dopo giorno, vedono naufragare sempre più la speranza di recuperare quanto loro dovuto. “Come si può lasciare in uno stato di simile abbandono una struttura di questo tipo, – precisa la numero uno della Fisascat Cisl Palermo Trapani – altamente appetibile anche per imprenditori di livello internazionale data la sua ubicazione strategica. Reduci del travagliato periodo dovuto alle centinaia di richieste di cassa integrazione da Covid-19, la riapertura dei locali dell’ex Grande Migliore non potrebbe che fare ben sperare! Si tratterebbe di una vera e propria boccata d’ossigeno per la nostra città, non soltanto gli ex dipendenti che hanno perduto il proprio posto di lavoro ma potrebbe trasformarsi altresì in una opportunità di lavoro per i giovani palermitani, scongiurando l’abbandono della nostra splendida terra. Per non parlare poi di tutto l’indotto che ne trarrebbe beneficio, dalle ditte delle della logistica e dei trasporti – conclude la Calabrò – Non lasciamo che venga sprecata una simile opportunità. La fragile economia della città di Palermo non può assolutamente permetterselo. Lanciamo un appello al Sindaco e ai capigruppo del Consiglio Comunale per inserire alla prima seduta consiliare il tema”.
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