Il liceo scientifico Cannizzaro di Palermo e l’Ordine dei medici provinciale completano il triennio 2017/2019 del percorso di potenziamento-orientamento “Biologia con curvatura biomedica”, un progetto sperimentale nato da un accordo Miur-Fnomceo per ridurre l’abbandono universitario attraverso una scelta consapevole. Padre dell’iniziativa il presidente dell’Omceo di Varese Roberto Stella, stroncato dal coronavirus lo scorso 1 aprile.

Stamattina a Villa Magnisi è stata consegnata il premio “Stella” alla studentessa del Cannizzaro Federica Amaducci per i risultati conseguiti, che il prossimo anno diventerà una borsa di studio, come ha anticipato il consigliere dell’Omceo e coordinatore del progetto Giorgio Picone.

“Permettere agli studenti più motivati una formazione teorica e pratica di qualità era il nostro obiettivo – ha detto il presidente Toti Amato, componente del direttivo della Fnomceo – perché sono i loro risultati che determinano il numero adeguato di chi poi proseguirà gli studi della professione medica. La consapevolezza sul campo evita spreco di risorse umane ed economiche, ma anche una pletora di iscrizioni inutili. Una sorta di modello francese di accesso alla facoltà di Medicina”.

Il Cannizzaro è stata l’unica scuola siciliana ad avere avviato nel 2017 il progetto nazionale. In aggiunta alle altre materie, gli studenti del terzo anno hanno seguito 150 ore di lezioni ad indirizzo biomedico articolate in periodi di formazione in aula e in periodi di apprendimento nelle strutture sanitarie individuate dallo stesso Ordine. “Dei 160 studenti ben 77 hanno completato il triennio nonostante il carico delle ore in più di docenza e di visite nelle strutture sanitarie” ha detto la preside dell’istituto Anna Maria Catalano sottolineando il successo dell’iniziativa a Palermo come nel resto d’Italia.

“Si fa strada il progetto di un Liceo biomedico autonomo e di un nuovo modello di accesso ai corsi universitari di Medicina e le facoltà sanitarie – ha detto la referente del progetto del Cannizzaro Patrizia Gasparro – . La proposta già apprezzata in Commissione Cultura della Camera dei deputati a febbraio del 2019 “è stata ribadita – ha aggiunto la referente – in video conferenza il 17 maggio scorso da dirigenti e referenti scolastici, rappresentanti del Miur e degli Ordini dei medici”.

Un apprezzamento è arrivato stamattina anche dall’Ordinario del Policlinico Giaccone di Palermo Piero Almasio: “L’Università ha bisogno di forze nuove. E’ importante motivare i ragazzi già dal liceo per indirizzarli verso professioni che richiedono grande spirito di sacrificio, accettando il rischio che la professione medica comporta”.

Grazie al contributo del Policlinico Giaccone e dell’Aiop (Associazione italiana ospedalità privata) “gli studenti hanno avuto l’opportunità di vedere le buone pratiche non solo mediche ma anche parasanitarie. Gli studenti hanno frequentato le nostre strutture – ha spiegato Luigi Triolo, presidente provinciale dell’associazione – in modo più pratico che didattico. Supportare la formazione è stato sempre uno dei nostri obiettivi”.