Quattro locali sono stati multati dalla polizia municipale nell’ambito della repressione alla movida selvaggia a Palermo. I pub non avrebbero rispettato le norme di sicurezza e quelle relative all’intrattenimento musicale, disturbando la quiete dei residenti. “Sono già 60 gli interventi che sono stati messi in campo dalla polizia municipale – dice l’assessore Maurizio Carta – con un maggiore impegno delle pattuglie impegnate in questa necessaria azione contro la movida selvaggia e il mancato rispetto delle regole da parte degli esercenti. Nei prossimi giorni sono programmati altri interventi per le diverse criticità anche segnalate dai cittadini attraverso esposti”.

Alcuni progetti in itinere

L’amministrazione comunale con la soprintendenza sta lavorando ad alcuni progetti. “Su piazza Magione, piazza Caracciolo, via Maqueda, via Vittorio Emanuele, via Mariano Stabile, via Emerico Amari, via Belmonte, via La Lumia e altre aree delicate con l’Assessore Giuliano Forzinetti e la Soprintendente Selima Giorgia Giuliano stiamo lavorando – aggiunge Carta – con i comitati civici e i nostri uffici per un progetto complessivo di spazio pubblico che renda più belli quei luoghi”.

Ridefinizione degli spazi pubblici

“Con i tecnici dell’ufficio del centro storico stiamo definendo i progetti di edifici per la cultura, la socialità e la cura e di spazi pubblici di connessione, alcuni finanziati con i 90 milioni del Cis, che consentiranno di definire meglio le aree pedonali, le piazze, gli spazi attorno agli edifici restaurati. Un progetto coordinato di pavimentazioni, spazi per i dehors, omogeneità dei colori e materiali, rispetto degli spazi di servizio, equilibrio delle funzioni e armonia degli usi, diversificazione degli orari per le diverse attività, anche quelle legate alla mobilità”.

I controlli nello scorso week-end

Nello scorso week-end furono sei i locali multati e chiusi per cinque giorni nell’ambito dell’ennesimo bilancio dei controlli della polizia municipale. Attività che ha permesso di sospendere l’evento musicale non autorizzato e riportate la serenità tra i residenti. Attività che, nelle mie dell’amministrazione comunale, non ha nulla di repressivo ma mira soltanto al rispetto delle norme e regole per la qualità della vita delle persone e per la bellezza dello spazio pubblico.

Articoli correlati