Continua il lavoro dell’Amministrazione Comunale per completare il puzzle delle società Partecipate di Palermo. Dopo l’annuncio dei CdA di Gesap, AMG Energia, Sispi e Reset, rimangono da completare i quadri dirigenziali di Amat e Rap. Con riguardo alla prima, l’Assemblea dei Soci dovrebbe tenersi nella giornata di giovedì 6 aprile. Favorito per la presidenza della società di via Roccazzo è Giuseppe Mistretta, nome dato in precedenza come papabile ad un posto all’interno del Consiglio d’Amministrazione di Gesap. Dubbi invece sul fronte Rap, dove la norma relativa al rispetto delle quote rosa impone un ulteriore riflessione fra le anime del centrodestra.

Mistretta verso la presidenza di Amat

Come sopra ricordato, sembra tutto fatto in casa Amat. Nell’Assemblea dei Soci dovrebbe esserci il via libera al nuovo volto della società Partecipata. Al momento non c’è ancora la determina sindacale di nomina, ma con ogni probabilità Giuseppe Mistretta sarà scelto per il ruolo di presidente. Un profilo vicino all’assessore regionale Edy Tamajo e per il quale si era ipotizzato un suo possibile approdo all’interno dei ranghi di Gesap. Qualcosa di nuovo, qualcosa di vecchio. Un po’ come ai matrimoni, il futuro CdA di Amat dovrebbe portarsi dietro qualche elemento del passato, come Alessandra Sinatra, dirigente di lungo corso della società. A completare il nuovo quadro dirigenziale sarà Rosario Mingoia, nome sostenuto dal sindaco Roberto Lagalla e con un passato nel mondo dei sindacati bancari.

Manca la donna per Rap

Discorso diverso per Rap. Le dimissioni dell’amministratore unico Girolamo Caruso hanno imposto un’accelerata alle trattative fra le compagini del centrodestra. L’Assemblea dei Soci è convocata per il 14 aprile e, per allora, si dovrà trovare l’accordo. Sembra tutto fatto per l’attribuzione della futura presidenza a Giuseppe Todaro, personalità che ricopre un incarico di peso all’Osp. Un nome voluto dal primo cittadino ma sul quale si sono sollevate alcune critiche. Come quelle poste dall’ala del M5S che, con un’interrogazione scritta agli uffici presentata dal capogruppo Antonino Randazzo, ha chiesto chiarimenti in merito ad una presunta incompatibilità.

La partita è però aperta sui due consiglieri d’amministrazione. Uno di questi deve essere necessariamente una donna, così come impone la legge sulle quote rosa. Un nome che dovrà uscire da un confronto fra l’ala della Nuova DC e i ranghi di Forza Italia. I democristiani, dopo aver traghettato Giovanna Gaballo alla presidenza di Sispi, sostengono il nome di Edoardo Scarlata. Dall’altra parte, gli azzurri portano avanti il profilo di Massimiliano Crapa, ex consigliere di circoscrizione. Quest’ultimo, con ogni probabilità, sarà costretto a cedere il passo ad un volto femminile, indicato sempre in quota Forza Italia.

Articoli correlati