Sul fronte dell’emergenza rifiuti, e ancora di più ambientale, la notte appena trascorsa a Palermo è stata sicuramente meno problematica rispetto alle ultime settimane. Un solo focolaio e situazione tutto sommato tranquilla che ha permesso di evitare continui interventi dei vigili del fuoco e soprattutto la terribile morsa dell’inquinamento dei fumi maleodoranti.

Un solo intervento

Questa notte un solo intervento da parte dei pompieri nella cittadina palermitana ed ha riguardato il centro storico. Le fiamme hanno coinvolto un cassonetto in via Dante. Anche qui spazzatura che traboccava dal contenitore e colonna di fumo che si è alzata invadendo l’area circostante ed arrivando ovviamente ad intrufolarsi nelle abitazioni circostanti. Fortunatamente il cumulo era abbastanza contenuto e le fiamme sono state quasi subito domate, per cui il problema è stato molto limitato.

La notte precedente

Tutt’altro scenario invece quello accaduto nella notte precedente, quando dopo appena una manciata giornate abbastanza tranquille a Palermo è tornato alla ribalta il fenomeno degli incendi ai rifiuti. Per tutta la notte, e sino all’alba di oggi, si sono susseguiti una serie di roghi che hanno interessato in particolare il quartiere dello Zen. Le fiamme hanno coinvolto varie postazioni di cassonetti allo Zen. A fuoco rifiuti non solo all’interno dei contenitori ma anche a terra, accatastati da giorni e giorni di mancata raccolta. Stamattina i pompieri hanno effettuato poco dopo l’alba l’ultimo intervento in via Girardengo. Altri roghi ancora si sono registrati in diverse vie del quartiere di San Filippo Neri.

L’ultimo raid incendiario

La precedente notte di fuochi a Palermo si verificò a cavallo tra il 30 e il 31 gennaio scorsi. In quell’occasione i pompieri sono dovuti intervenire in seguito alla segnalazione di un incendio di rifiuti in via Federico Orsi Ferrari. Qualcuno evidentemente ha pensato bene di liberarsi di questa enorme catasta di rifiuti appiccando le fiamme, inconsapevole come sempre dei gravi rischi per la salute. Infatti le esalazioni e le alte temperature di determinati rifiuti posso sprigionare la diossina, molecola cancerogena che può compromettere le vie respiratorie e creare gravi situazioni di pericolo.

Articoli correlati