Rap corre ai ripari per far fronte ai ritardi nella raccolta dei rifiuti a Palermo. Da giorni infatti, le aree periferiche della città sono invase dai soliti cumuli di spazzatura. Fatto che ha causato diversi disagi alla cittadinanza, anche a causa dei soliti roghi che alcuni incivili appiccano in aree ‘sensibili’ e ad alta densità abitativa. Problemi che si affiancano a quelli nella discarica di Bellolampo. Come temuto, la IV vasca si avvia verso l’esaurimento, con un’autonomia residua di 40-45 giorni, al netto dei rifiuti in surplus da trasferire dalla III vasca bis. Inoltre, della prima tranche della VII vasca non c’è ancora traccia. Fatto che si affianca ai ritardi sugli interventi di manutenzione e potenziamento del TMB, al momento a mezzo servizio e dal cui futuro dipendono gli abbancamenti proprio nella VII vasca.

Ritardi nella raccolta, Rap prova a recuperare

Dagli uffici di Rap fanno intanto sapere che “da stanotte sono state potenziate le squadre anche prevedendo in alcune circostanze l’ausilio di pale meccaniche. Saranno sette gli equipaggi  coinvolti dalle attività tra turno antimeridiano e notturno. I quartieri coinvolti dalle attività su alcune postazioni da cassonetto ricadono in zona Falsomiele, zona Corso dei Mille, Zona Borgo Nuovo fuori prossimità, Zona Marinella, Zona Villaggio Santa Rosalia”.

I problemi a Bellolampo

Difficoltà a cui si affiancano i problemi della discarica di Bellolampo. Conti alla mano, se da Palermo arrivano circa 800 tonnellate di spazzatura al giorno, l’autonomia rimasta per la IV vasca è di circa 40-45 giorni. Al massimo quindi si potrà arrivare a Ferragosto. Dopodichè, o Rap avrà a disposizione la VII vasca oppure si dovrà ricorrere inevitabilmente ai trasferimenti all’estero. Così come avvenuto quindi per i comuni della provincia, il costo di smaltimento della spazzatura salirebbe drasticamente, con relativo ricorso ai tanto temuti ‘extracosti‘. Eccesso di spesa che l’ex amministratore unico di Rap Girolamo Caruso aveva calcolato in dieci milioni di euro al mese. Un salasso che si potrebbe ripercuotere sulle casse di Rap e, logicamente, del Comune di Palermo. Ente che, lo ricordiamo, sarà soggetto ad un’austera procedura di riequilibrio dei conti. Ovvero, in caso di extracosti, ci potrebbe essere il ricorso ad aumenti della tassa sui rifiuti. Tutto questo salvo eventuali interventi economici da parte della Regione.

Perora sono tutte ipotesi. Quel che è certo è che la situazione a Bellolampo preoccupa e non poco. A descrivere nero su bianco la situazione della IV vasca sono i tecnici della CADA di Menfi, Salvatore Zambito e Filippo Giglio. Controlli realizzati il 22 giugno e i cui esiti sono arrivati cinque giorni dopo, ovvero il 27 giugno. Nelle conclusioni della relazioni inviata a Rap, gli ingegneri sottolineano che “in riferimento all’andamento ed i risultati della campagna di rilievo topografico effettuata nella discarica per rifiuti non pericolosi nella IV vasca…dal Piano di Sorveglianza e Controllo (PSC) e dal Piano di Gestione Operativa (PGO), si stima un volume residuo pari a 30.598,12 metri cubi autorizzato per l’intera struttura e un normale processo di assestamento con relativa perdita di quota per le aree non interessate dalla coltivazione“.

Serve la VII vasca

Una volta esaurito lo spazio in IV vasca, sarà necessario avere a disposizione la tanto attesa VII vasca. Impianto che, secondo quanto promesso dalla Regione, doveva essere pronto a luglio 2022. Poi una serie di intoppi hanno comportato il ricorso ad una variante e, di conseguenza, i tempi si sono allungati. Una questione sulla quale è recentemente intervenuto il presidente di Rap Giuseppe Todaro. L’esponente dell’azienda di piazzetta Cairoli, intervenuto durante la trasmissione Talk Sicilia, aveva sottolineato che “è un problema che interessa l’azienda di riflesso. Devo dire che in questi giorni la Regione ha trovato massima collaborazione. Ma la storia va detta. La settima vasca doveva essere pronta nel 2018 o, al massimo, nel 2020. Siamo a giugno del 2023 e ancora l’impianto non è disponibile. Purtroppo, è inutile negarlo, c’è stata una variante importante che ha dilatato i tempi in modo esasperante”.

Sull tempistiche, Giuseppe  Todaro si era detto convinto che l’impianto possa essere disponibile in tempi brevi. “Per la prima tranche della settima vasca, ci vorrà circa un mese o, al massimo, un mese e mezzo – dichiarò il 15 giugno -. Abbiamo avuto rassicurazioni. Devo dire che l’impresa e l’assessore Di Maurosi sono prodigati anche personalmente. L’impresa ha dato anche la disponibilità dei doppi turni anche di notte e giorno. Sta cercando di reperire i materiali che mancano nel modo più veloce, in modo tale da valorizzare al massimo il processo”.

Sarà necessario intervenire sul TMB

Ma, anche avendo a disposizione la VII vasca, ciò potrebbe non essere sufficente a risolvere il prolema. A metà gennaio, l’assessore regionale all’Ambiente Elena Pagana aveva infatti espresso parere favorevole sull’iter dei lavori della VII vasca di Bellolampo. Ciò, come si legge nella nota emanata il 19 gennaio, “ferme tutte le prescrizioni/condizioni ambientali previste dalle autorizzazioni già rilasciate, congiuntamente alla ulteriore condizione riportata di seguito”. Il riferimento è, chiaramente, alla nota con la quale i tecnici di ARPA chiudevano la porta ai conferimenti richiesti dai comuni della provincia di Palermo. Tanti i problemi segnalati durante il sopralluogo di fine novembre 2022: dai rifiuti presenti sulla stradella di ingresso, alle condizioni tutt’altro che positive del TMB. Secondo quanto si legge nel documento dell’assessore Pagana, “l’esercizio della VII vasca potrà avvenire a seguito della risoluzione delle problematiche gestionali evidenziate dall’Arpa Sicilia e trascritte nella relazione trasmessa il 19/12/2022“. In pratica, prima si risolvono i problemi della struttura e solo allora si potrà usufruire della settima vasca. Considerando l’attuale cronoprogramma disponibile, tali interventi non saranno completati prima di ottobre.

Periferie di Palermo invase dai rifiuti

Difficoltà in discarica che si associano a quelle registrate nella raccolta in città. Sono tante le segnalazioni di ritardi nel ritiro della spazzatura nel capoluogo siciliano, in particolare nelle aree periferiche. Rallentamenti che hanno interessato, come ha sottolineato la stessa azienda, i quartieri Sperone, Bonagia, Falsomiele, zona Oreto/Conciliazione, Villaggio Santa Rosalia, Partanna Mondello e zona Marinella. Dagli uffici di piazzetta Cairoli hanno fatto sapere che si sta lavorando per far rientrare la situazione. Va però sottolineato che non è la prima volta, in questo inizio d’estate, che si registrano problemi nel ritiro dei rifiuti. Solo qualche settimana fa, si era verificato un caso simile, risolto soltanto con un accordo fra l’azienda e le organizzazioni sindacali. Tuttavia il problema è a monte: come sottolineato di recente anche dal presidente di Rap Giuseppe Todaro a Talk Sicilia, l’azienda è sotto organico. L’unica soluzione sono i concorsi. Due quelli in atto. Il bando per l’assunzione di 46 autisti e quello per integrare 306 nuovi operatori. Entrambe le operazioni di assunzione di personale però sono legate al futuro del piano industriale, chiesto dal Comune per dare il definitivo via libera.

 

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