Poche ore dal nubifragio, ancora la conta dei danni (e, purtroppo, dei morti) è in corso, ma la campagna elettorale per la poltrona di primo cittadino a Palermo è partita subito sull’onda dell’indignazione. Dopo qualche giorno dalla “famosa” classifica del sole 24 ore che relegava Orlando agli ultimi posti fra i sindaci italiani, adesso è il leader della Lega, Matteo Salvini, ad attaccare frontalmente il sindaco di Palermo “più attento ai migranti che alle condizioni della città”.
“A furia di pensare solo agli immigrati, il sindaco Orlando dimentica i cittadini di Palermo: basta un temporale e la citta’ finisce sott’acqua, per non parlare delle bare accatastate al cimitero dei Rotoli. I palermitani meritano molto di piu'” scrive il leader della Lega sui social.
Non si è perso tempo per attivare la polemica. “Morire per la pioggia è intollerabile, inaccettabile” dice il consigliere comunale 5 stelle Antonio Randazzo.
“Un dramma per la nostra Palermo. Dolore e sgomento per i due nostri concittadini e vicinanza alle loro famiglie”.
“La manutenzione delle infrastrutture , dei ponti, delle strade, delle caditoie, gli interventi di mitigazione del rischio idraulico devono essere prioritari nell’agenda politica – continua Randazzo che non si da pace – troppi i lavori fermi in questa città per via di processi burocratici a volte eccessivi e per la mancanza di programmazione e volontà della politica.
Tragedie del genere non devono più accadere”.
E non ci sono solo Salvini e i 5 stelle ad attaccare. La polemica viene anche da un palermitano doc esponente della così detta ‘politica tradizionaòe’ ed esattamente quello che oggi dovrebbe rappresentare il capo dell’opposizione a palazzo delle aquile essendo il candidato sindaco sconfitto tre anni fa da Orlando.
Prima di Salvini, infatti, era stato proprio Fabrizio Ferrandelli a scagliarsi contro il Sindaco Orlando non solo per motivi politici ma facendosi anche testimone del disastro vista la brutta esperienza, vissuta personalmente con la famiglia, sotto il nubifragio.
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