Sono migliaia i lavoratori della sanità privata, tra infermieri, operatori sanitari e amministrativi, che oggi hanno incrociato le braccia in occasione dello sciopero nazionale indetto da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. Ad animare il presidio organizzato a Palermo davanti alla sede regionale dell’Aiop, che insieme ad Aris raccoglie i datori di lavoro del settore, i cori “Vergogna, vergogna” e “Contratto subito”. Il rinnovo del contratto di settore, infatti, è atteso da oltre 14 anni, gli ultimi 3 di trattative tra le parti.

“L’altissima adesione allo sciopero in Sicilia è un segnale importante rivolto ai datori di Aiop e Aris: la disparità di trattamento tra lavoratori della sanità pubblica e della sanità privata, sia dal punto di vista normativo sia dal punto di vista economico, a parità di mansioni non è più accettabile”, dicono i segretari generali regionali delle tre sigle Gaetano Agliozzo, Paolo Montera ed Enzo Tango .

In regione la partecipazione media ha superato in molte strutture anche l’80 per cento delle adesioni e in alcuni casi ha sfiorato anche il 100 per cento dei lavoratori, al netto ovviamente di coloro i quali sono rimasti al lavoro per garantire i servizi minimi previsti per legge. Al presidio, inoltre, hanno partecipato anche molti lavoratori di Seus 118, la società regionale per l’emergenza-urgenza che si avvale dello stesso contratto della sanità privata.

“Il vergognoso voltafaccia di Aris e Aiop, che dopo aver siglato la pre-intesa lo scorso 10 giugno, si sono ritirati al momento della sottoscrizione definitiva del nuovo contratto – proseguono i sindacalisti – è ancora più grave alla luce di tutte le garanzie istituzionali che hanno supportato l’accordo. Garanzie giunte non soltanto dalle Regioni, attraverso il presidente della Conferenza Stato-Regioni Stefano Bonaccini, ma anche dallo stesso ministro della Salute, Roberto Speranza, che hanno ribadito l’impegno delle Regioni e delle Province autonome a farsi carico del 50 per cento dei costi del rinnovo contrattuale, con un mix di interventi individuali a livello territoriale relativi ai budget e alle tariffe”.

Proprio a sostegno di questa linea, la scorsa settimana Aiop Sicilia e l’Assessorato regionale alla Salute, guidato da Ruggero Razza, hanno siglato l’accordo a sostegno del rinnovo del Ccnl.

“Ma, considerato che il contratto è nazionale, non basta ed il messaggio è stato inviato: bisogna arrivare al più presto alla firma definitiva del nuovo contratto e porre fine così a questa vergognosa disparità di trattamento che i lavoratori della sanità privata e di Seus 118 sono costretti ancora a subire, anche dopo aver dimostrato, durante l’emergenza pandemica degli ultimi mesi, di essere pilastri fondamentali per la tenuta del sistema sanitario regionale. Non ci fermeremo con le iniziative di protesta e le mobilitazioni fino a quando il nostro traguardo non sarà raggiunto”, concludono Agliozzo, Montera e Tango.

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