“Sulla chiusura delle scuole il sindaco di Palermo si muove come al solito al di là del dato. Se i contagi registrati tra i banchi ammontano appena allo 0,44 per cento, questa nuova ordinanza sindacale è totalmente infondata. Una ripicca di natura politica visto che fin dall’inizio il sindaco ha sempre lamentato la presunta mancata comunicazione di dati al Comune, puntualmente smentita invece da Asp e Assessorato. Tra l’altro, Orlando ignora la raccomandazione ministeriale di tenere aperte le scuole in un momento di generale deprivazione morale e culturale. Forse il sindaco è d’accordo con il Ministero degli Interni? Forse trova il compiacimento di qualche esponente del governo nazionale? O forse ancora si è lasciato prendere dalle sue manie di protagonismo? Chiediamo al Prefetto della città e al Ministero degli Interni, di revocare l’ordinanza che viola palesemente il diritto allo studio e manda nel caos più totale le famiglie palermitane”. A dirlo è Vincenzo Figuccia deputato all’Ars e leader del Movimento Cambiamo la Sicilia.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche i sindacati “Uno scontro istituzionale in un momento così critico e su un terreno delicato come quello della scuola è un fatto surreale e gravissimo. A decidere sulle chiusure devono essere i dati epidemiologici e sulle strutture sanitarie. Le parti dunque abbassino i toni e prevalgano rigore e dialogo” . Lo dicono l segretari generali della Cgil Sicilia e della Flc regionale Alfio Mannino e Adriano Rizza

“Riteniamo che le scelte difficili di questi giorni- aggiungono Mannino e Rizza- debbano essere oggetto di confronto. D’altra parte di recente altri sindaci siciliani hanno chiuso le scuole senza che la Regione scendesse in campo con tale impeto”.

I due sindacalisti sottolineano di non volere entrare nel merito della decisione di Orlando. “Come Cgil – rilevano- sosteniamo che la scuola nell’esercizio delle sue funzioni, esercitate soprattutto qualora ci siano le condizioni con la didattica in presenza, sia un diritto prioritario, ma oggi a parlare devono essere solo i dati e l’esigenza della messa in sicurezza della comunità sotto il profilo sanitario”. A proposito di sanità Mannino e Rizza ricordano che “una delle richieste sindacali al tavolo con l’assessore Razza è stata il potenziamento della medicina scolastica, ma nulla si è mosso. Ognuno pensi dunque a fare la propria parte – concludono- invece di alimentare polemiche”.