“In ottemperanza alle disposizioni di cui alla legge n.117/2018., la Regione Siciliana, al fine di tutelare i diritti dell’infanzia, favorire la crescita e il supporto della natalità nonché prevenire l’abbandono dei bambini nei veicoli, sostiene interamente i costi di coloro i quali, gestanti del terzo figlio, facciano richiesta di acquisto di un apposito seggiolino anti-abbandono”.
È il contenuto del primo articolo del ddl di Vincenzo Figuccia, dopo che il senato ha provveduto ad approvare il testo.
“Dobbiamo sostenere le famiglie numerose, dobbiamo promuovere la crescita demografica, la cultura della vita e della famiglia. La Regione – dice il parlamentare firmatario – dovrebbe sostenere i costi di quei nuclei familiari che in attesa di un terzo figlio, facciano richiesta di acquisto secondo le modalità definite dal ddl. Di fatto dopo tragici fatti, c’è voluto più di un anno, e ancora manca la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, ma l’Italia è il primo Paese al mondo ad avere una norma sui dispositivi anti-abbandono obbligatori per i seggiolini auto. Pur essendo stata approvata dal Parlamento più di un anno fa, la norma era rimasta incastrata fra la Commissione europea, chiamata a esprimere un parere obbligatorio, e il Consiglio di Stato. Soltanto lunedì il ministro dei Trasporti ha potuto firmare il decreto attuativo dell’articolo 172 del Codice della Strada che prevede l’obbligo di installazione dei dispositivi salva-bebè sui seggiolini per automobili”.
Il ddl Figuccia potrebbe trovare spazio nella nuova manovra regionale alla quale si lavorerà nei prossimi mesi all’Ars.
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