L’assessore ai Cimiteri, Toni Sala, rende noto che il Prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani, ha effettuato oggi pomeriggio un sopralluogo presso il cimitero di Santa Maria dei Rotoli di Palermo, accompagnato dal vicesindaco, Fabio Giambrone e dallo stesso Sala. La visita è servita a fare il punto sulle iniziative messe in campo dall’Amministrazione comunale per fronteggiare l’emergenza cimiteriale.
Il cronoprogramma della Giunta Orlando
“Le attività previste dal cronoprogramma procedono secondo i tempi fissati – spiega Sala – e il Prefetto, che ringraziamo per la sua attenta presenza e vicinanza, a pochi giorni dalla sua precedente visita ha potuto verificare di persona i passi in avanti”.
Aumentati gli sforzi
“Le sale che ospitano le salme sono state pulite e ordinate offrendo ai familiari un luogo più consono e decoroso e nella tensostruttura si è liberato uno spazio che consentirà di montare ulteriori castelletti sollevando le bare da terra. Il nostro obiettivo resta quello di garantire un maggior decoro nel minor tempo possibile, sappiamo di dover aumentare gli sforzi ma i primi risultati sono incoraggianti”.
Trasferimenti al cimitero di Sant’Orsola
Ad oggi sono 90 le salme trasferite a Sant’Orsola, a cui aggiungere le 12 trasportate a Misterbianco per la cremazione.
«L’amministrazione metterà in campo tutti gli sforzi possibili per aumentare il supporto alla struttura cimiteriale – afferma Giambrone – così da far tornare prestissimo questo luogo uno spazio pulito, decoroso e accogliente per le famiglie».
La vergogna nazionale
Alcune bare, anche a causa del caldo torrido, sono letteralmente scoppiate, come ha comunicato il direttore del cimitero, Leonardo Cristofaro, al capo di gabinetto Sergio Pollicita, prima di Ferragosto: “A causa della mancanza di fosse dove operare inumazioni, oltre alle elevate temperature, numerosi feretri hanno cominciato a percolare copiosamente“. Lo scandalo del cimitero Rotoli nel capoluogo siciliano, è stato oggetto di una interrogazione parlamentare della Lega di Matteo Salvini.
Commenta con Facebook