Una trentina di operatori dell’Asp di Palermo vanno verso la sospensione dal servizio. Tanti sarebbero quelli che sino ad oggi non si sono sottoposti all’obbligo vaccinale. Nonostante le sollecitazioni inviate dall’azienda sanitaria, nessuno di loro ha mai risposto. Insomma, non c’è alcuna traccia se non poi nei libri paga ogni fine mese.

Il sollecito dal dipartimento Prevenzione

Era stato il dipartimento Prevenzione dell’azienda sanitaria ad aver inviato le missive a chi risultava ancora non coperto da vaccino. Una schiera che si è ridotta rispetto a qualche settimana fa perché nel frattempo c’è stato chi ha risposto e si è sottoposto all’inoculazione per evitare appunto di non lavorare più, oppure c’è chi ha trasmesso certificazione di esenzione.

La situazione siciliana

In tutta la Sicilia il conto sale a circa 200 dipendenti pubblici delle aziende sanitarie che non avrebbero fatto la copertura vaccinale. Per il momento si parla di sospensione, poi se entro l’anno dovessero persistere i dinieghi allora scatterebbe il licenziamento.

In Sicilia già ci sono precedenti

In Sicilia ci sono già stati dei precedenti sotto questo aspetto. L’ordine dei medici di Siracusa, dopo aver ricevuto gli elenchi dall’Asp e aver fatto i dovuti accertamenti, nell’agosto scorso ha sospeso 49 medici non ancora vaccinati. “Il medico che può e non si vaccina – aveva tuonato il presidente Anselmo Madeddu – è un pessimo esempio per la società. Le regole si rispettano, così come le indicazioni della comunità scientifica accreditata, altrimenti è meglio cambiar mestiere. Vaccinarsi non è solo un atto di attenzione per la propria salute, ma anche un dovere civico e una necessaria tutela che ogni medico deve garantire ai propri pazienti e assistiti”.

A maggio il primo passo nel ragusano

L’Asp di Ragusa nel maggio scorso sospese dal servizio i dipendenti che non si erano ancora sottoposti alla vaccinazione anti Covid -19. Sarebbero state all’incirca 30 persone tra medici, infermieri e operatori sanitari. Il provvedimento aveva avuto effetto immediato ed era stato validato fino al 31 dicembre prossimo e prevedeva anche la sospensione della retribuzione e di ogni altro compenso. L’azienda sanitaria provinciale di Ragusa aveva agito in base alla nuova normativa in materia introdotta dal decreto legge di aprile che prevede l’obbligo di vaccinarsi per medici, infermieri e operatori socio sanitari. La direzione strategica dell’Asp aveva intimato ai lavoratori che non si erano sottoposti al vaccino a provvedere entro 5 giorni dalla segnalazione, trascorsi i quali si sarebbe data attuazione al decreto legge.

 

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