Nessuno sviluppo sul percorso del tavolo tecnico romano per la stabilizzazione degli Ex Pip. Il Mef ha bloccato i lavori ed arriva una nuova fumata nera.

“Quello che sta accadendo sembra un vero e proprio accanimento sui lavoratori Ex Pip – commenta Mimma Calabrò segretario generale della Fist Cisl Sicilia – è inspiegabile che, ogni qual volta viene convocato il tavolo tecnico romano, non per ultimo quello di giorno 4 aprile, che avrebbe dovuto portare alla risoluzione dell’annosa questione, il risultato è sempre un nulla di fatto”.

Calabrò “Il Mef chieda documentazione in unica soluzione”

Calabrò continua: “Per il Mef, sembrerebbe mancare sempre qualcosa. Perché non richiede tutta la documentazione in un’unica soluzione? Tra i lavoratori si insinua sempre più il dubbio che il rimbalzo da una convocazione all’altra sia una strategia artatamente voluta da chi, invece di avere a cuore le loro sorti, sembra quasi voler prendere tempo per differire una possibile soluzione della vertenza”.

“Una melina che è diventata insostenibile ed umiliante per i lavoratori”

La sindacalista prosegue: “L’auspicio è che le preoccupazioni delle lavoratrici e dei lavoratori siano smentite dai fatti. Ma affinché questo avvenga bisogna che tutti, in trasparenza e correttezza, remino nella stessa direzione, mettendo da parte paventati personalismi. Si tratta di una melina che, come abbiamo più volte affermato, è divenuta ormai insostenibile e umiliante per questi lavoratori il cui percorso normativo ha una specificità diversa da quella di tanti altri precari siciliani”.

“Chiediamo ai deputati siciliani di sostenere la vertenza al ministero”

Il segretario generale della Fist Cisl Sicilia esorta: “Che si proceda, dunque, con celerità. Non c’è più tempo da perdere! Si convochi il tavolo tecnico alla presenza del sindacato. Come Sindacato chiediamo, ancora una volta, ai deputati siciliani, ancor più a quelli che ci rappresentano a livello nazionale, di sostenere al Ministero la vertenza dei lavoratori Ex Pip – conclude la sindacalista – Alla Regione siciliana, infine, chiediamo a che punto è il confronto con il Ministro per la Pubblica Amministrazione per la rivisitazione dell’accordo stato-regione del 14.01.21. Non vorremmo che questi possano essere invocati quali alibi perfetti per prendere, o ancor peggio perdere, tempo”.

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