Ripreso da quest’anno scolastico l’allestimento della tradizionale recita di fine anno per i bambini del “Cuore Immacolato di Maria” a Palermo.

Lo spettacolo al Teatro Don Orione, l’istituto si trova a Danisinni

“L’Italia vista dall’Alto. Da CIMa a fondo”, questo il titolo dello spettacolo che si è svolto nei giorni scorsi presso il Teatro Don Orione del capoluogo. Ben due ore di ritmo (e commozione) a cura degli allievi della scuola paritaria CIM, gestita dalle Suore francescane missionarie (la comunità di religiose è a Palermo dai primi del secolo scorso, nel 1906, e sin dal 1923 si sono stabilite nel quartiere dei Danisinni, ove è situato ancor oggi l’Istituto).

Un viaggio dei santi sulla Terra

Quest’anno la sceneggiatura si è rivelata superba, tutta incentrata su un viaggio sulla terra da una schiera di santi in Paradiso per far conoscere le bellezze italiane con una visita tra le regioni del Belpaese. Abilissimi come sempre i bambini della scuola dell’infanzia e primaria, i veri protagonisti dello spettacolo (anche grazie alla paziente e dedita attenzione di tutte le docenti).

Non poteva mancare Santa Rosalia

La Beata Madre Caterina Troiani, fondatrice delle Francescane missionarie d’Egitto (che dal 1950 assunsero il nome attuale di Francescane Missionarie del Cuore Immacolato di Maria, ndr) è stata interpretata da una bimba della classe quinta, insieme agli altri compagnetti – tutti eccellenti coprotagonisti – che, a loro volta, si sono abilmente “trasfigurati” in Santi e Beati, calcando le scene tra San Giovanni Bosco, San Giuseppe Moscati, San Benedetto il Moro, il Beato Carlo Acutis e tanti altri tra cui ovviamente, nel viaggio in Sicilia, proprio lei, Santa Rosalia!

La mission della scuola

Passate in rassegna tra musiche e cambi di coreografie le caratteristiche regionali, anche culturali, con dialoghi semplici ma significativi per la crescita dei ragazzi. Suor Consuelo Rosmini – coordinatrice didattica ed educativa dell’Istituto – tiene a sottolinearci proprio la particolare tematica prescelta nella rappresentazione teatrale che ha saputo coniugare, grazie all’azione sinergica della comunità educante del CIM, poesia, canto, danza e musica, in uno spettacolo che ha inteso imprimere un significato anche “evangelico” (audace, di santità!) che costituisce anche una mission identitaria propria della scuola cattolica e dell’Istituto che ha a cuore dirigere.

La crescita spirituale dei ragazzi e la formazione integrale

Una scuola, quella cattolica, la cui frequenza – secondo quanto prosegue suor Consuelo – “mira anche a una crescita spirituale dei ragazzi” nell’ambito della più complessiva “formazione integrale, umana e cristiana della persona, ispirandosi ai valori evangelici, e nello spirito di semplicità francescana, conservando la fisionomia di scuola popolare, interconfessionale e interculturale”.

Oltre 100 gli studenti in scena

Altre esibizioni hanno anche riguardato i bimbi delle sezioni Api, Pulcini e Coccinelle, insieme a tutti gli alunni della primaria (complessivamente oltre cento i piccoli artisti andati in scena).

Nel mese di ottobre la Festa della Famiglia

Non sono mancati i momenti di commozione dei bimbi della classe quinta, giunti al termine della loro esperienza di scuola primaria e pronti a intraprendere l’altro percorso di scuola media preparati altresì con l’entusiasmo della fede e la semplicità di San Francesco.
Prossima rappresentazione scolastica in ottobre con la festa della famiglia, tradizionale momento di agape e occasione per far conoscere l’identità del CIM al territorio.

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