Il tram di Palermo a rischio stop da 1 gennaio 2020. Ad annunciarlo è stato il presidente del Cda di Amat Michele Cimino in una lettera inviata al sindaco Orlando dopo che nessuna azienda ha partecipato alla gara per l’affidamento della manutenzione del tram. L’attuale contratto scade il 31 dicembre 2019 ma la gara è andata deserta. Come se non bastasse la Borbardier, vanta al momento un credito di 9 milioni rimasto fino ad oggi inevaso e il rischio di non vedere più circolare il tram a Palermo appare essere concreto visto che senza la manutenzione è praticamente impossibile garantire il servizio.

È La Repubblica che riporta la lettera inviata da Comino all’amministrazione comunale. “Serve un’immediata soluzione per il mantenimento del sistema tram”, scrive l’ad Amat che chiede soldi al Comune di Palermo almeno per consentire la proroga dell’affidamento all’attuale associazione di imprese fino a che non si possa affidare il servizio in via definitiva sempre che in via Roccazzo arrivino offerte. Con un passivo così importante, l’azienda non è in grado di garantire un’immagine di efficienza e di puntualità, un fatto che tiene alla larga potenziali le potenziali aziende. Intanto p stata bandita una nuova gara che scade il 17 gennaio.

Cimino ha anche chiesto supporto alla Regione che deve all’azienda tre milioni. La questione sarà discussa nel corso di un vertice con l’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone.  Cimino nella lettera a Orlano affronta anche la questione ztl che doveva servire anche a ripianare le casse della partecipata. A fronte dei 30 milioni prospettati inizialmente, ne sarebbero entrati solo 10 dall’operazione ztl. Cimino ora ipotizza che il costo del pass, 80 euro, possa essere adeguato a 120. E piove sul bagnato a Palermo visto che pare concretizzarsi anche il rischio di uno stop ai finanziamenti per la costruzione delle nuove linee del tram a causa della mancanza dei progetti esecutivi. In ballo ci sono 300 milioni di euro.

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