Circa 170 milioni di euro: questo è l’importo ad oggi mancante per completare il sistema tram di Palermo. Cifra resa necessaria in seguito all’aumento del prezziario regionale relativo a materiali e mezzi. Fatto simile a quanto accaduto per gli interventi dell’anello ferroviario, ovvero la futura metropolitana di Palermo, opera per la quale il Consiglio Comunale ha votato una delibera ad hoc per consentire l’accesso ad ulteriori risorse. Fatto non avvenuto al momento per le future linee del tram, come certificato da Tullio Ferrante, sottosegretario alle Infrastrutture, durante l’ultima riunione della commissione parlamentare competente a Roma.

La risposta del Ministero

L’esponente di Forza Italia infatti, rispondendo ad un’interrogazione della deputata del M5S Daniela Morfino, è intervenuto sulla questione, chiarendo che i fondi ci sono. “La legge di Bilancio 2023 ha incrementato la dotazione del Fondo per l’avvio di opere indifferibili e disciplinato le relative modalità di accesso. Nel merito, per gli interventi degli enti locali finanziati con risorse previste dal PNRR, è stata prevista la possibilità di una preassegnazione, in aggiunta all’importo assegnato, di un contributo calcolato nella misura del 10 % dello stesso“.

“Comune di Palermo non ha presentato richiesta”

Fondi che non sarebbero stati sufficenti a coprire la necessità di ulteriori fondi per il completamento dell’opera anche se, chiarisce il sottosegretario, nessuno ha mai fatto richiesta in tal senso. “Il MIT ha puntualmente adempiuto a tale prescrizione inserendo il Sistema Tram Palermo nel proprio elenco. Nell’ambito di tale procedura, il Comune di Palermo non ha presentato domanda per la preassegnazione del 10%. La mancata adesione equivale a rinuncia“. Fatto parzialmente spiegato dallo stesso Ferrante. “L’ente locale può fare richiesta per importi superiori nella seconda finestra temporale del primo semestre, per la quale il MEF dovrà indicare le modalità di presentazione delle domande”. In pratica, l’Amministrazione Comunale potrebbe aver deciso di attendere per avere le somme necessarie a completare le opere del tram.

Quanti soldi serviranno per terminare il sistema tram?

A sottolineare la necessità di ulteriori fondi fu l’allora assessore alla Mobilità Giusto Catania. L’esponente della Giunta Orlando, a marzo 2022, inviò una missiva rappresentando la carenza di risorse. Quelle relative alle linee del tram si aggirerebbero a circa 170 milioni di euro. Di questi, 75 milioni di euro si rendono necessari per le linee A, B e C; altri 75 milioni per le linee D, E2, F e G e, infine, altri 17 milioni per la linea E1. Al di là di queste somme, serviranno ulteriori fondi anche per le opere di viabilità e riqualificazione urbana (17,1 per il rifacimento della pavimentazione stradale; 17,3 milioni per interventi di rigenerazione urbana e 40 milioni per l’acquisto di materiale rotabile e di 10 nuovi mezzi). L’idea, posta allora dall’esponente di Sinistra Comune, era quella di attingere ai fondi sviluppo e coesione e alla risorse del PNRR. Da capire se, nei prossimi mesi, tale volontà verrà posta in essere dall’Amministrazione nei prossimi mesi.

La prima tranche: linee A, B e C

La priorità dell’Amministrazione, espressa negli scorsi mesi, è relativa alla linea C, tratta che costituirà il prolungamento sostanziale della linea 3. Una sezione lunga circa otto chilometri che si muoverà lungo viale Regione Siciliana per raggiungere la stazione della metropolitana Palazzo Reale- Orleans. Al secondo posto c’è la linea B, che costituirà un ulteriore estensione dell’attuale linea 1. Prolungamento che unirà l’area della stazione Notarbartolo a via Duca della Verdura.

C’è poi da risolvere il nodo relativo alla linea A, quella più discussa a livello politico. Negli scorsi mesi infatti, si è generato un furente dibattito d’aula sull’impatto che tale struttura avrebbe avuto sull’area di via Libertà. Fatto che ha portato il Consiglio Comunale ad emendare in un primo tempo il piano triennale delle opere pubbliche, salvo poi approvarlo nella sua forma integrale nella primavera di quest’anno. Una linea che si estenderà per oltre undici chilometri e che dovrebbe collegare via Balsamo a via Croce Rossa. Un prolungamento della rete ferrata sulla quale, in fase di progettazione esecutiva, il Comune ha espresso l’intenzione di fare una valutazione di tutte le soluzioni migliorative all’interno del tratto di percorrenza tra piazza Antonio Mordini e Piazza Giulio Cesare.

Il secondo lotto di linee: D, E, F e G

Con riferimento alle linee della seconda tranche, la linea D fungerà da prolungamento dell’attuale linea 3 per una distanza di 9,3 chilometri e servirà a collegare l’attuale stazione Orleans a Bonagia. Ciò con una tratta che prevederà fermate ad Orleans; via Gaetano Lodato; via Parlavecchio; attraversamento fiume Oreto; via Villagrazia via San Filippo sino a Via del Levriere. Discorso diverso per la linea E, che prolungherà l’attuale linea 1 per un chilometraggio da oltre venti chilometri: da viale Croce Rossa alla località Balneare di Mondello. Una linea che comprenderà nel suo percorso via Croce Rossa, Viale Strasburgo, bretella sino a parcheggio Francia, Via Lanza di Scalea, Viale dell’Olimpo, Via Mattei sino al parcheggio Galatea. Saranno collegamenti della linea 1 anche le tratte F (da via Duca della Verdura alla Stazione Centrale) e la linea G (fino alla borgata marinara di Sferracavallo).

Articoli correlati