Si fanno sempre più forti i dubbi sulle incompatibilità, o meno, per gli avvocati che vogliono entrare all’ufficio del processo. Le selezioni sono in corso e la prima prova di idoneità si è svolta ma restano ancora alcuni nodi. Il consiglio dell’ordine degli avvocati di Palermo pone dei seri dubbi: “Da quanto emerge dalle recenti graduatorie, – afferma il presidente Antonello Armetta – molti avvocati hanno superato le selezioni per l’ufficio per il processo ma ancora non sanno quali incompatibilità dovranno evitare. Se è vero che, con una norma assolutamente inopportuna, è stata esclusa l’incompatibilità con la professione forense, si attende ancora di capire se il componente dell’ufficio per il processo possa svolgere la propria attività professionale nello stesso circondario in cui opera”.

Serve un rimedio “immediato”

Secondo Armetta necessita un intervento immediato del ministero della Giustizia: “Si tratta di una lacuna grave, alla quale va posto immediato rimedio perché non appare possibile contribuire alla definizione dei procedimenti negli stessi uffici all’interno dei quali si svolge la professione. Auspichiamo, pertanto, che il ministro intervenga con estrema chiarezza e che lo voglia fare prima della scelta delle sedi presso cui operare da parte dei candidati, in quanto questi ultimi devono poter scegliere con la massima consapevolezza. Una riforma dovrebbe risolvere i problemi, non crearne di nuovi”.

Cosa è l’ufficio per il processo

L’ufficio per il processo, secondo quanto sostiene il ministero della Giustizia, corrisponde ad un progetto di miglioramento del servizio giustizia, che, prendendo spunto da prassi virtuose di revisione dei moduli organizzativi del lavoro del magistrato e delle cancellerie, consente di supportare i processi di innovazione negli uffici giudiziari. È citato per la prima volta a livello generalizzato dall’articolo 16-octies del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito con modificazioni dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221 che prevede l’istituzione dell’Ufficio per il processo, presso le corti di appello ed i tribunali ordinari. Il ministero ha programmato interventi organizzativi e normativi, per fornire a tribunali e corti di appello, la cornice normativa, le prime risorse finanziarie e gli strumenti informatici per organizzare staff in grado di affiancare il giudice nelle attività.

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