Un sondaggio – ‘survey’ – a titolo volontario per approfondire gli effetti collaterali potenzialmente ascrivibili alla somministrazione del vaccino contro il Covid-19.

Lo studio ha come ‘principal investigator’ il professore Antonio Cascio, direttore dell’unità di malattie infettive e tropicali del policlinico universitario ‘Paolo Giaccone’ a Palermo (survey.vaccinazionecovid@gmail.com).

Tutti i dati che gli operatori inseriranno saranno trattati in anonimato e nel rispetto della privacy. Lo scopo è valutare la prevalenza di reazioni avverse al vaccino tramite un sistema basato su un questionario distribuito tramite internet, Facebook, Linkedin, Instagram, WhatsApp, Telegram, altri social e così via, che le persone interessate a cui è stato somministrato il vaccino potranno compilare volontariamente tramite il proprio smartphone o tramite il proprio pc.

Il questionario può essere compilato anche in assenza di problemi o reazioni avverse al vaccino, mentre nel caso di reazioni avverse è raccomandato anche di fare la segnalazione all’Aifa e negli appositi siti delle aziende produttrici del vaccino.

“Diffondendo capillarmente questa indagine – spiega il professore Cascio – si può avere contezza della tipologia, della numerosità, della gravità degli eventi avversi, di come sono stati trattati e quali sono stati gli eventuali esiti. Fino ad ora tutti gli studi clinici hanno documentato la sicurezza e l’efficacia del vaccino, sicurezza ed efficacia che tale indagine non vuole assolutamente mettere in discussione”. E’ possibile trovare ulteriori informazioni sui vaccini anti-Covid e su sondaggio sul sito http://palermo.fastrackcity.it/vaccinazione-covid-19/.

Intanto, il 12 gennaio, L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) su Twitter ha scritto: «47.000 dosi di vaccino Moderna arrivate presso la sede dell’Istituto superiore di sanità. Dopo le procedure di stoccaggio in una stanza adibita all’interno dell’Istituto, saranno distribuite presso le Regioni, trasportate dai furgoni di Poste Italiane».
Il vaccino di Moderna, approvato sia dall’EMA che dall’AIFA alcuni giorni fa, sarà distribuito tra gennaio e febbraio in Italia per un totale di 764mila dosi. A differenza di quanto successo con il farmaco di Pfizer – BioNTech, quello di Moderna non è stato raccolto nell’hub dell’Istituto Spallanzani di Roma.
Il furgone con le dosi a bordo è arrivato al confine del passo del Brennero nel cuore della notte, proveniente dal Belgio. Preso in consegna dai carabinieri del 7/o Reggimento carabinieri di Laives e da guardie giurate, il mezzo con a bordo le dosi di vaccino è stato scortato fino all’Istituto Superiore di Sanità di Roma.

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