Durante il tavolo tenutosi oggi al Mise sulla vertenza Blutec il commissario giudiziario ha comunicato che per la situazione in cui versa l’azienda “entro il 16 ottobre presenterà l’istanza per avviare la procedura di amministrazione straordinaria”.

Così si legge in una nota diffusa dalla Fiom-Cgil al termine dell’incontro e secondo lo stesso sindacato “è la migliore soluzione in questo momento per la tutela dei lavoratori e della capacità industriale”. Lo stato dell’azienda, secondo quanto riportato ai sindacati, “era drammatico: 18 mila euro in cassa, 250 cause in corso, nessun programma di manutenzione impianti, prescrizioni degli ispettori del lavoro e della Asl tre istanze di fallimento, dal 2017 nessun contributo Inps versato”.

“Quella della procedura di amministrazione – secondo Michele De Palma segretario nazionale della Fiom-Cgil e responsabile automotive e Simone Marinelli coordinatore Blutec per la Fiom-Cgil nazionale – “è la soluzione migliore sia dal punto di vista del percorso di reindustrializzazione sia dal punto di vista degli ammortizzatori sociali”.

Sulla vertenza Blutec che riguarda circa 700 dipendenti dello stabilimento di Termini Imerese, secondo la Fiom “è necessario che l’inchiesta della magistratura faccia il suo corso e stabilisca le responsabilità che hanno messo in sofferenza migliaia di lavoratori”.

Intanto, per i lavoratori di Termini Imerese la situazione “è molto complessa visto che da quattro mesi sono senza cassa integrazione e senza prospettive di rientro al lavoro”, fanno notare Michele De Palma e Simone Marinelli. In totale, sono circa mille i lavoratori tra diretti e indotto (circa 300) in attesa che il Ministero del Lavoro, delle Finanze e dello Sviluppo Economico operino per lo sblocco del pagamento della cassa integrazione entro la fine del mese di ottobre. La Fiom – prosegue la nota – “ha inoltre chiesto al commissario di procedere al pagamento delle spettanze contrattuali di differenze tra quanto percepito e quanto in diritto di ricevere degli ammortizzatori”.

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