Clima di grande collaborazione alla ripresa delle attività politiche nel centrodestra ma nonostante tante buone intenzioni c’è un tema sul quale le forze politiche non trovano un accordo. Il mese di settembre lancia la sfida della ripartenza per la politica siciliana. Una ripartenza che deve fare i conti con quanto accaduto in quasi un anno di governo regionale e poco più di governo della città di Palermo. Conti da fare anche con le tensioni, mai sopite, fra gli alleati ed Fratelli d’Italia, anche se sempre negate dal Presidente della Regione. E delle tensioni evidenti anche all’interno degli azzurri, anche quelle esposte come dialettica e non come problemi o scontri.
Riunione del tavolo nazionale di centrodestra
“Il tavolo del centrodestra si è riunito, nel pieno spirito di collaborazione, per ragionare insieme delle elezioni regionali e amministrative del prossimo anno. In un clima di coesione si è aperta una fase istruttoria per individuare i migliori candidati e dare mandato ai coordinamenti territoriali di definire programmi, candidature e coalizioni che valutino anche la presenza di liste civiche rappresentative di istanze territoriali specifiche. Entro il mese di settembre il tavolo si riunirà nuovamente per condividere le scelte, valutando gli esiti degli incontri territoriali” si legge in una nota ufficiale congiunta delle forze di maggioranza, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Udc, Noi Moderati, riunite oggi a Montecitorio.
Il vertici di maggioranza in Sicilia
Anche in Sicilia, vertice di maggioranza ma contrariamente a quanto avvenuto in passato, stavolta la coalizione non si riunisce in una sede istituzionale ma lo fa nei locali di uno dei partiti della coalizione: Forza Italia.
In passato gli incontri convocati dal Presidente Schifani si sono tenuti a Palazzo d’Orleans o, in un caso, negli uffici della Presidenza della Regione dentro Palazzo dei Normanni, sede del Parlamento. Stavolta le questioni da mettere sul tavolo sono politiche ed era opportuno usare una sede politica e non istituzionale.
La formula della convocazione è quella del Direttivo dei partiti della coalizione quindi niente figure istituzionali ma segretari e dirigenti di partito o equivalenti in base agli statuti
Chi c’è intorno al tavolo
Intorno al tavolo ci sono tutti i partiti della coalizione, anche quelli attualmente privi di assessori nella giunta Schifani ma comunque membri effettivi dell’alleanza di centrodestra da Roma a Palermo.
Padrone di casa è il coordinatore degli azzurri Marcello Caruso accompagnato da due giovani fra cui Fabrizio Tantillo figlio del capogruppo azzurro al Comune di Palermo, Giulio; per Fratelli d’Italia ci sono entrambi i coordinatore regionali ovvero Salvo Pogliese per la Sicilia orientale e Giampiero Cannella per quella occidentale; per la Lega c’è il Commissario regionale Annalisa Tardino e il deputato regionale Marianna Caronia; per la Dc Nuova c’è il Commissario ed ex Presidente della Regione Totò Cuffaro e il capogruppo della DC all’Ars, Carmelo Pace; per gli Autonomisti di ispirazione lombardiana c’è Fabio Mancuso, nominato rappresentante degli autonomisti al tavolo del centrodestra e, infine, per Noi Moderati c’è il componente del direttivo nazionale Antonello Antinoro e il vice coordinatore regionale Valerio Barrale.
I temi affrontati a Palermo
Sul tavolo fondamentalmente tre temi: rifiuti e termovalorizzatori, Consorzi di Bonifica e ritorno alle province con superamento dei Liberi Consorzi dei comuni e relative elezioni. Ed è proprio il tema delle elezioni provinciali ad agitare un po’ gli animi anche se la dialettica interna alla coalizione non ha toni da scontro
La data delle elezioni provinciali
Ad agitare gli animi è la data delle elezioni provinciali. Tutti i partiti della coalizione vorrebbero celebrarle il prima possibile, non appena la riforma la permetterà, ma Fratelli d’Italia non è d’accordo. Per i Meloniani bisogna aspettare e andare al voto per le province o contemporaneamente alle Europee della prossima primavera e addirittura dopo. Un tema che verrà dibattuto ancora alla ricerca di un momento di sintesi
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