Parla di “territorio controllato dalla mafia” e di “droga a fiumi” che circola fra le strade di Palermo. Troppa droga e troppe teste calde che, qualche volta, finiscono per scontrarsi tragicamente. Fratel Mauro Billetta, parroco della chiesa Sant’Agnese a Danisinni, a due passi da dove è stato freddato Giuseppe Incontrera, nel cuore del quartiere della Zisa, parla amaramente del tragico fatto che ha tornato a far insanguinare le strade palermitane. Ai fedeli preoccupati il sacerdote ha detto: “Era qualcosa che dovevamo purtroppo aspettarci”.

Una tragedia annunciata

Don Billetta da sempre ha messo in evidenza che su Palermo ci sono business della mala molto pericolosi. Nel quartiere dove opera la sua piccola comunità, ad esempio, “gira molta droga, soprattutto crack”. Ed è inevitabile che quando si parla di business degli stupefacenti, molto redditizi a Palermo, ci mette sempre lo zampino la mafia, o comunque organizzazioni criminali senza scrupoli. “Dopo quanto accaduto – è l’appello del sacerdote – le istituzioni devono raccordarsi con la comunità per mettere sul campo iniziative a sfondo sociale di recupero”.

Le indagini

Stando alle ultime indagini Incontrera sarebbe stato ucciso con tre colpi di pistola sparati alle spalle mentre, in bicicletta, tentava di fuggire dal suo killer. L’uomo è stato assassinato due giorni fa alla Zisa con tre colpi di pistola calibro 22. E’ la ricostruzione dei carabinieri fatta utilizzando i filmati delle telecamere di sicurezza della zona. I militari, che seguono l’indagine coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia, sono convinti di poter risalire in qualche giorno alle reali  motivazioni del delitto che appare come un vero e proprio agguato. Incontrera fugge non appena vede il killer ma la sua reazione non è sufficiente a salvargli la vita e cade a terra dopo essere stato raggiunto dal terzo colpo

Le piste seguite

Riguardano la droga ma anche la mafia le piste seguite per spiegare il delitto. Il delitto è avvenuto in via Imperatrice Costanza alla Zisa dove la vittima, 45 anni, che era in bicicletta, ha incontrato qualcuno, poi è stato inseguito e ferito con proiettili alla spalla e al torace. La corsa in ospedale non è servita: l’uomo è morto mentre alcune decine di persone tra familiari e parenti si aggiravano minacciose davanti al pronto soccorso del Civico.

 

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