• Intimidazione in un cantiere edile a Ragusa
  • Scovate delle bombole di gas in un garage
  • E’ il secondo avvertimento nello spazio di pochi mesi

Nell’agosto scorso erano state fatte esplodere delle bombole del gas in un cantiere per la ristrutturazione di una palazzina in via delle Americhe, a Ragusa.

Bombole nel garage

A distanza di oltre due mesi, delle altre bombole sono state sistemate all’interno di un garage, come scoperto da un operaio che si era recato al lavoro. Come riporta l’AGI c’erano anche dei segni di combustione, fatto che, scattato l’allarme, sono intervenuti i Vigili del fuoco che hanno rimosso quel potenziale esplosivo mentre le indagini, coordinate dai magistrati della Procura di Ragusa, sono in mano ai carabinieri del comando provinciale.

Telecamere di sicurezza

I militari hanno acquisito le immagini delle telecamere di sicurezza nel tentativo di risalire agli autori dell’avvertimento che segue  quello del 17 agosto quando in un garage attiguo a quello interessato dagli eventi di oggi, e sempre sottostante la palazzina, erano state fatte esplodere tre bombole di gas dentro una autovettura rubata qualche giorno prima.

Le intimidazioni nel Siracusano

Nel Siracusano di avvertimenti se ne sono verificati diversi nello spazio di poco tempo. Negli ultimi due mesi, se ne sono registrati 4 con le stesse modalità: l’ordigno contro un bar in viale Santa Panagia, un chiosco di fiori in viale dei Comuni,  un pub in via Filisto, ed ora quello contro una macchina. Resta da verificare se dietro tutti questi fatti c’è un’unica mano o sono episodi diversi anche se fonti delle forze dell’ordine sono maggiormente propensi a questa seconda ipotesi.

La chiave di lettura delle forze dell’ordine

Nel corso del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato nelle settimane scorse dal prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto, a seguito dell’esplosione degli ordigni e della catena di furti ai negozi, gli inquirenti, a proposito del caso di viale dei Comuni, affermarono che l’avvertimento era legato a questioni di “carattere privato”, insomma dissidi tra persone e non riconducibile al racket delle estorsioni.