Un nubifragio si è abbattuto nel tardo pomeriggio sul versante sudorientale della Sicilia e le province più colpite sono state quelle di Ragusa e Siracusa. A Vittoria si sono registrate situazioni di pericolo, in particolare nella zona del porto di Scoglitti: l’acqua ha raggiunto livelli di guardia allarmanti ed i video girati con i telefonini da persone rimaste in macchina hanno fatto il giro sui social. Alcuni titolari di attività commerciali, tra cui bar, sono rimasti nei locali, insieme ai clienti, in attesa che la situazione del meteo migliorasse anche perché si erano creati dei laghi, per cui sarebbe stato piuttosto rischioso uscire. A Siracusa, soliti problemi nella zona nord della città, nell’area tra il Villaggio Miano e la Pizzuta ma, per fortuna, non si sono registrate grosse criticità.

Maltempo, comunque, che era stato previsto, a causa di una circolazione depressionaria che ha portato  molte nubi sin dal mattino, ma il peggioramento si è verificato nel pomeriggio. Vi sono stati forti venti di burrasca, in particolare sul litorale tirrenico dove si è consumata la tragedia con la morte di un militare della Capitaneria di Porto,  Aurelio Visalli, che ieri si è buttato in mare a Milazzo assieme ad altri due colleghi per salvare due adolescenti in balia delle onde altre oltre sette metri.

Era disperso dalla tarda mattinata di ieri, quando è stato lanciato l’allarme e sono subito partite le ricerche della Capitaneria di porto. Il militare aveva salvato il ragazzo che nonostante il mare in tempesta si era tuffato assieme ad un altro adolescente per un bagno. Alle ricerche ha preso parte anche un aereo della Guardia costiera sta sorvolando la lunga litoranea di ponente ed una motovedetta d’altura ha lasciato gli ormeggi a Lipari.

Un rimorchiatore aveva mollato gli ormeggi dal porto di Milazzo, però, si è dovuto arrendere a Capo Milazzo, per il forte vento e le onde che hanno raggiunto 10 metri di altezza. Il corpo senza vita di Aurelio Visalli è stato trovato poco dopo le 8.

VIDEO FORNITO DA FRANCO ASSENZA E NUNZIO QUATTROCCHI