I carabinieri della Compagnia di Vittoria insieme ai militari dello Squadrone eliportato cacciatori Sicilia hanno arrestato un giovane di 23 anni, Erik Gastrucci, vittoriese, accusato di detenzione di sostanze stupefacenti per fini di spaccio. Secondo quanto emerso nella ricostruzione degli inquirenti, ad insospettire le forze dell’ordine è stato un sospetto movimento di persone in prossimità dell’abitazione del ragazzo, situata in contrada Valseca. E lanciando uno sguardo sul balcone di casa, i carabinieri si sono accorti di due piante che poi sono risultate essere di marijuana.

I militari, a quel punto, hanno deciso di eseguire una perquisizione domiciliare, estesa anche alle pertinenze dell’abitazione del presunto spacciatore,  rinvenendo in una fioriera del balcone due piante di erba di una altezza compresa tra i 10 e i 160 centimetri . Inoltre, il 23enne è stato trovato in possesso di 48 grammi circa di sostanza stupefacente di marijuana, già essiccata, e altri 2 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish oltre a qualche centinaia di euro in banconote di piccolo taglio, probabile provento dell’attività di spaccio. Lo stupefacente è stato sequestrato dai carabinieri che hanno arrestato il 23enne, sottoponendolo agli arresti domiciliari presso la propria abitazione su disposizione dell’autorità giudiziaria di Ragusa e nelle prossime ore si presenterà davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ragusa in occasione dell’udienza di convalida della misura restrittiva. In quell’occasione avrà modo di difendersi o chiarire la sua posizione.

A Comiso, invece, i carabinieri  hanno tratto in arresto in flagranza del reato di evasione, M.A. 51 anni, di nazionalità tunisina, già sottoposto agli arresti domiciliari nella sua abitazione, a Vittoria, in quanto ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia: reato commesso nel giugno scorso. Da quanto fanno sapere dalla Compagnia di Vittoria, il tunisino, nel tardo pomeriggio di ieri, è stato sorpreso fuori dalla propria abitazione, senza alcuna autorizzazione. L’arrestato è stato nuovamente sottoposto agli arresti domiciliari come disposto dalla Procura di Ragusa.