Sono arrivati poco dopo la mezzanotte i 121 migranti giunti nel porto di Pozzallo a bordo di una motovedetta della guardia costiera. I migranti sono stati soccorsi al largo delle coste siciliane. Le operazioni di sbarco e relativa assistenza si sono concluse qualche minuto prima delle 2 di questa notte.

Quasi tutti provengono all’Egitto

Centodiciannove  migranti hanno dichiarato alle autorità di provenire dall’Egitto (28 sono minori) mentre gli altri due hanno detto di essere siriani. Tutti sono stati trasferiti presso l’hotspot di Pozzallo e stamattina sarà eseguito a tutti il tampone per accertare l’eventuale positività al Covid. Un migrante è stato subito trasferito presso l’ospedale di Modica per accertamenti. Il dipartimento regionale di protezione civile siciliano, che si occupa in questi casi della logistica e dell’assistenza ai migranti, era in banchina con diverse organizzazioni di volontariato. Presenti i funzionari  Giovanni Zacco e Antonio Criscione.

Gli ultimi arrivi

Appena 5 giorni fa si erano verificati altri sbarchi nelle coste siciliane. Sono stati 108 i migranti – tunisini, egiziani, nigeriani, siriani e libici – arrivati di notte, con tre diverse imbarcazioni, a Lampedusa. All’hotspot di contrada Imbriacola sono presenti, al momento, 880 persone (nonostante la capienza massima sia di 250). I carabinieri hanno intercettato 7 tunisini sbarcati autonomamente sul molo commerciale con una barca di 6 metri. La capitaneria di porto ha avvistato a un miglio dalla costa una barca di 12 metri con a bordo 87 migranti, fra cui una donna. Sempre la guardia costiera, a 2 miglia a Sud da Lampedusa, ha intercettato un altro barchino di 6 metri con 14 egiziani a bordo. Il giorno prima la capitaneria di porto e la guardia di finanza avevano sbarcato a molo Favarolo, a Lampedusa, 101 egiziani e marocchini, fra cui 4 minori. Il gruppo era su un’imbarcazione di 10 metri che è stata intercettata a 15 miglia Sud-Est dell’isola. Si trattava del quarto sbarco registrato in giornata. Anche i 101 sono stati portati, dopo un primo triage sanitario all’hotspot di contrada Imbriacola.

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