Con la “zona arancione” i banchetti seguiti alle cerimonie religiose o civili non potranno più svolgersi a Vittoria e Comiso. Alcune coppie di sposi, il cui matrimonio era in programma in questi giorni, hanno visto improvvisamente annullata la possibilità di festeggiare con parenti ed amici il giorno più bello.

La soluzione

Lo chef Marco Failla, di Villa San Bartolo Resort, ha cercato una soluzione. “Trasferiremo due banchetti a Ragusa – spiega Marco Failla – Abbiamo contattato un’altra struttura, che ci ha dato la possibilità di ospitare i banchetti nei loro locali, all’aperto. Noi siamo attrezzati per il catering e non avremo difficoltà”.

Le nozze in programma a settembre

Matrimonio salvato, dunque, per due coppie le cui nozze sono in programma nei primi giorni di settembre. Ma a partecipare al banchetto potranno essere solo coloro che sono muniti di green pass. Per gli altri, se vivono a Vittoria o a Comiso, sarà necessario giocoforza tornare a casa entro le 22.

La nuova ordinanza di Musumeci

Il presidente della Regione ha deciso di introdurre delle zone arancioni locale. L’ordinanza n. 86 introduce le restrizioni da “zona arancione”, previste dalla normativa nazionale, in due Comuni del Ragusano: si tratta di Comiso e Vittoria. Il provvedimento è da sabato 28 agosto e fino a lunedì 6 settembre compreso. Si sono poi aggiunte anche Barrafranca, Niscemi, Enna e Caltanissetta. Ma si tratta di restrizioni che non incidono sulle chiusure delle attività commerciali: è previsto l’uso obbligatorio delle mascherine in tutti i luoghi al chiuso e in quelli all’aperto ove sono presenti più soggetti (ad esempio, strade e piazze), ad eccezione dei bambini di età inferiore ai 12 anni, di chi è affetto da patologie che ne rendono incompatibile l’utilizzo e di chi svolge attività sportiva all’aperto; è inoltre previsto il divieto di assembramento nelle aree pubbliche; infine, per i banchetti e gli eventi privati restano ferme le disposizioni vigenti, con l’obbligo per gli operatori e per i partecipanti di avere effettuato il tampone nelle 48 ore antecedenti ad eccezione dei vaccinati.

Articoli correlati