“Avevamo messo in preventivo un nulla di fatto quando scrivemmo   a Regione, Prefettura e Asp provinciale per chiedere ordinanze che sospendessero le attività particolarmente esposte al calore come quelle delle costruzioni. E così è stato”.

Allarme sicurezza

E’ la denuncia dei  segretari generali provinciali di Feneal- Uil e Fillea-Cgil, Saveria Corallo e Salvo Carnevale e il referente territoriale di Filca-Cisl, Gaetano La Braca che chiedono la sospensione dei lavori nei cantieri per via del caldo che rischia di arrecare danni ai lavoratori.

La risposta dell’Asp

Secondo quanto sostenuto dai sindacati, solo l’Asp di Siracusa è intervenuta, auspicando “un tavolo di coordinamento provinciale che non possiamo di certo autoconvocare noi” attaccano i segretari di categoria di Cgil, Cisl e Uil.  “Siamo disponibili al confronto per scrivere regole territoriali ma serve una decisione d’impatto che valga a decorrere da subito. Si prospetta un’altra settimana ad alte temperature”.

I sindacati muovono delle critiche sia alla Regione sia alla Prefettura perché, a loro dire, non avrebbero risposto alle loro sollecitazioni.  “Ancora nessuna risposta e, quindi, totale disinteresse della Prefettura e della Regione siciliana sulla questione”.

Il modello Puglia

Cgil, Cisl e Uil indicano la Puglia come esempio da seguire. Il presidente della Regione ha firmato un’ordinanza che  ino al 31 agosto dispone le sospensione di alcune attività nelle ore centrali delle giornate estive. “Si può fare, quindi. Avevamo ragione – dicono i  segretari generali provinciali di Feneal- Uil e Fillea-Cgil, Saveria Corallo e Salvo Carnevale e il referente territoriale di Filca-Cisl, Gaetano La Braca –  e nessuno può esimersi da una assunzione di responsabilità collettiva sulla vicenda. E non possiamo più fermarci. Chiederemo al Comitato provinciale Inps, i dati sul numero di richieste di CIG per caldo di questo periodo per verificare la dimensione del fenomeno”