I Carabinieri della stazione di Carlentini hanno arrestato Simone Musumeci, 35enne di Carlentini, accusato di coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e furto aggravato di energia elettrica.
La casa della droga
L’uomo aveva realizzato in alcune stanze della villetta di contrada Guastella, dove viveva da solo, un sistema di illuminazione, irrigazione e umidificazione per produrre marijuana.
Furto di energia elettrica per 15 mila euro
I militari di Carlentini e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sigonella, nel corso della perquisizione, hanno accertato che l’impianto era allacciato abusivamente alla rete elettrica pubblica, per un danno stimato di circa 15.000 euro.
Tre kg di erba sequestrati
Lo stupefacente rinvenuto, del peso di circa 3 chilogrammi, è stato sequestrato e sarà sottoposto agli esami di laboratorio per stabilirne la tossicità, mentre l’arrestato, al quale sono stati anche sequestrati 1000 euro provento dello spaccio, è stato posto ai domiciliari a disposizione dell’Autorità giudiziaria aretusea.
Un caso a Messina
Aveva occupato abusivamente un’abitazione e vi aveva realizzato una serra di marijuana, alimentata dall’energia elettrica rubata dalla rete pubblica. Così un 35enne è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Messina Tremestieri, con il supporto dei militari dello Squadrone Eliportato dei Cacciatori “Sicilia”.
Durante un servizio di appostamento, i militari hanno sorpreso il giovane all’interno dell’abitazione intento a irrigare alcune piante. È stata pertanto eseguita una perquisizione, durante la quale i Carabinieri hanno trovato 32 piante di marijuana, ben sviluppate, di altezza variabile dal mezzo metro ai due metri, coltivate in una serra attrezzata con lampade e sistemi di ventilazione, laddove sono stati trovati anche fertilizzanti.
I Carabinieri hanno individuato anche un allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica, costituito da un bypass artigianale, realizzato per ricavare energia elettrica per il funzionamento degli impianti della serra.
Le piante, inviate al RIS Carabinieri di Messina per le analisi di laboratorio, unitamente alla serra e ai fertilizzanti, sono state sequestrate.
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