Per fronteggiare l’emergenza coronavirus ma soprattutto per sbloccare personale e risorse, il sindaco di Siracusa, Francesco Italia,  ha annunciato la possibilità del supporto della Croce rossa militare e dell’Unione nazionale militari in congedo. A tal proposito ha scritto una lettera al prefetto di Siracusa perché l’iniziativa possa essere messa nero su bianco.

“Ho inviato a sua eccellenza il Prefetto di Siracusa – dice il sindaco – una richiesta formale nella quale chiedo di valutare la possibilità della collaborazione della Croce Rossa Militare e dell’Unuci (Unione nazionale militari in congedo) sul nostro territorio. Ciò consentirebbe alla nostra città di avvalersi dell’esperienza di personale altamente
specializzato, con mezzi e con strumenti in dotazione tali da far fronte a situazioni di emergenza, assistenza medica, strategie di contenimento e sicurezza del territorio. Chiederò ai sindaci della provincia di supportare tale richiesta nell’interesse del nostro territorio e dei nostri concittadini più esposti e fragili”.

Il sindaco mostra preoccupazione per l’allarme sociale attorno all’emergenza coronavirus,  sollevato principalmente dalle fake news, come il video di un presunto infermiere che da ieri sera ha fatto il giro dei social, denunciato dalla direzione dell’Asp di Siracusa.

“Il livello di allarme sociale legato all’emergenza Covid-19 a Siracusa, rischia – dice il sindaco di Siracusa – di diventare ulteriormente deflagrante alla luce delle denunce e degli articoli di stampa che continuano a susseguirsi sul nostro territorio, amplificati dai social media che rimandano informazioni da una famiglia all’altra configurando uno scenario a dir poco inquietante. “Lo stesso Presidente della Regione Siciliana ha rilasciato alla stampa dichiarazioni che evidenziano una grave situazione di emergenza nel territorio regionale dovuta alla carenza di dispositivi di protezione individuali, tali da mettere a rischio i nostri preziosi infermieri e medici, in prima linea in questa guerra contro un nemico invisibile e insidioso. “Nonostante gli sforzi corali di tute le nostre istituzioni, è indispensabile da un lato stringerci intorno a coloro che sono più esposti facendo tutto il possibile per la loro protezione, dall’altro immaginare strumenti ulteriori e straordinari di aiuto e supporto alle nostre autorità sanitarie, atti a potenziare nella città di Siracusa l’assistenza sanitaria legata all’emergenza Coronavirus SARSCoV-2″