• Crescono i contagi a Palazzolo Acreide, nel Siracusano
  • Il sindaco ha deciso di chiudere le scuole che riapriranno lunedì
  • Situazione analoghe a Canicattini Bagni ed a Francofonte

Dopo Francofonte e Canicattini Bagni, un altro Comune del Siracusano va in controtendenza rispetto alla media nazionale. Palazzolo Acreide registra, come sostenuto dal sindaco, Salvatore Gallo, un aumento del numero di positivi al Covid19. “Sono soprattutto giovani – dice il sindaco di Palazzolo, Gallo, esponente della Lega – per cui abbiamo deciso di chiudere tutte le scuole fino al sabato per compiere degli interventi di sanificazione”.

“Restate a casa”

Il sindaco, però, sollecita i ragazzi a restarsene a casa per evitare una probabile diffusione del contagio. “Se così non fosse il rischio di entrare in zona rossa è abbastanza concreto, per cui – aggiunge il sindaco di Palazzolo, Salvatore Gallo –  è bene non assembrarsi, occorre rispettare le norme anti Covid19, altrimenti faremo un notevole passo indietro rispetto a quanto sta avvenendo in Italia”.

Contagi a Canicattini

C’è un altro Comune del Siracusano con contagi elevati: Canicattini Bagni, anch’esso nella zona montana, confinante con Palazzolo. Qui la situazione è allarmante da diversi giorni, infatti dal 26 maggio “le scuole, le are pubbliche, gli uffici comunali al pubblico ed il mercato” sono chiusi su provvedimento del sindaco, Marilena Miceli. Oggi scade l’ordinanza e sulla scorta dei dati dell’Asp, l’amministrazione deciderà se prorogarla o meno.

La situazione a Francofonte

Tanti contagi e poche vaccinazioni. Questa è la fotografia scattata a Franconfonte dal sindaco, Daniele Lentini, che teme la zona rossa. “Negli ultimi sette giorni si sono registrati due picchi di contagi – dice il sindaco – che ci hanno portato ad avere 51 persone positive. Il rischio di entrare in zona rossa è evidente e si tratterebbe di una condizione deleteria per il nostro territorio. I danni per le categorie produttive sarebbero rilevanti, pensiamo ai titolari di bar, dei ristoranti o ai commercianti. Non possiamo permetterci di compiere questo passo indietro”.

 

 

 

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