• Sale ancora il numero dei contagiati a Siracusa
  • I positivi al Covid19 sono 493, 669 quelli in isolamento
  • Sono 20 i ricoverati, due in Terapia intensiva

La striscia del contagio prosegue la sua corsa a Siracusa. Dai dati, nella disponibilità dell’azienda sanitaria, il numero delle persone positive è salito ancora nella giornata di oggi: sono 493 i malati, 669, nel complesso quelli in isolamento ma di questo passo la soglia delle 500 unità sarà raggiunta a breve e probabilmente sfondata.

Pazienti in ospedale

Sul fronte dei ricoveri, all’ospedale Umberto I, sono 20 i pazienti ricoverati, tra cui due in Terapia intensiva. Una situazione di allarme a Siracusa che preoccupa molto le famiglie dopo i dati di ieri in merito alla fascia di età più colpita dal Covid19, quella compresa tra i 12 ed i 19 anni (91 secondo i dati di ieri).

Reparto chiuso a Ragusa

Ed a causa dei ricoveri, legati al Covid19, l’Asp di Ragusa, secondo quanto affermato dal Pd ibleo, ha chiuso il reparto di Urologia, accorpandolo a quello di Chirurgia.

“Ferma restando – spiegano dal Pd di Ragusa – la convinzione che, data la situazione in cui ci ritroviamo rispetto all’andamento della pandemia, sia giusto potenziare il reparto nel quale vengono ricoverati i contagiati da Coronavirus che ne hanno bisogno, siamo tuttavia convinti che la soluzione non può essere quella di chiudere un reparto importante come quello di Urologia al Giovanni Paolo II di Ragusa che vanta professionalità di alto livello e serve tutto il bacino sanitario ibleo”.

Sicilia in giallo ed i ricoveri

In Italia soltanto la Sicilia ha al momento i requisiti per restare in zona gialla, mentre in Calabria e Sardegna le curve dei ricoveri sembrano appiattirsi; è quanto emerge dall’analisi del dal matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘M.Picone’, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).

“In giallo da lunedì 30 agosto, la Sicilia registra il 23% dei ricoverati nei reparti ordinari e il 13% dei ricoverati nelle terapie intensive, ma la crescita è in frenata”, osserva Sebastiani.