• Il gup di Siracusa ha condannato un uomo accusato di detenzione di armi e droga
  • Nel suo giardino la polizia trovò 885 grammi di cocaina, una pistola e soldi
  • La difesa chiedeva l’assoluzione dell’imputato

Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Siracusa ha condannato a 3 anni e 4 mesi un 31enne di Siracusa, Manuel Pisano, disoccupato, con precedenti penali.

L’arresto della polizia

L’uomo, difeso dagli avvocati Junio Celesti e Puccio Forestiere, era stato arrestato nel febbraio scorso dagli agenti della Squadra mobile, che trovarono nella sua disponibilità  885 grammi di cocaina, una pistola a tamburo priva di matricola, e la somma di oltre 5000 euro in banconote di vario taglio, frutto della presunta attività di spaccio.

L’indagine

L’indagato fu bloccato a bordo di una macchina di grossa cilindrata, particolare destò più di un sospetto tra gli agenti, infatti decisero di fermare quell’auto e compiere un controllo. Con se aveva circa 2 mila euro, troppi per andarsene in giro e per uno che non ha una professione stabile, tale da giustificare tutto quel denaro.

Perquisizione in casa

I poliziotti, al comando del dirigente della Squadra mobile, Gabriele Presti, si recarono nell’abitazione del trentunenne insieme al cani antidroga Suan. I controlli si concentrarono nel giardino dove c’era un tavolo in calcestruzzo.

L’animale l’avrebbe puntato e così gli agenti della Squadra mobile compirono delle verifiche e sollevandolo notarono che in una cavità c’erano numerosi involucri contenenti la cocaina ed il resto, la pistola ed i soldi.

I precedenti del disoccupato

L’uomo, nell’agosto del 2017, si rese protagonista dell’esplosione 5 colpi di pistola calibro 7,65 contro il portone di ingresso di una palazzina in via Gorizia, nella zona della Borgata mentre l’anno successivo fu arrestato dalla polizia per avere tentato di compiere una rapina nell’ufficio postale in piazza San Giovanni, a ridosso del Santuario della Madonna delle Lacrime, nella zona centrale della città. La difesa, che nella sua arringa aveva chiesto l’assoluzione, ha presentato ricorso in Appello.

 

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