Vertice del Centrodestra siracusano che pensa alle amministrative del 2023 per il rinnovo di 4 Comuni. Tra questi c’è certamente il capoluogo, Siracusa, guidato dal 2013 dal Centrosinistra, e poi Priolo, Carlentini e Palazzolo Acreide.

Chi c’era all’incontro

All’incontro, che si è tenuto nella sede di Fratelli d’Italia, a Siracusa, hanno preso parte per Forza Italia, l’ex parlamentare nazionale, Stefania Prestigiacomo, il coordinatore cittadino, Gianmarco Vaccarisi, per Fratelli d’Italia, il commissario provinciale Giuseppe Napoli ed il presidente del circolo Aretusa di FdI Paolo Cavallaro, per la Lega il coordinatore Enzo Vinciullo, per l’Udc Pierluigi Chimirri, per la Dc Giovanni Magro, per il Mpa, il coordinatore provinciale Mario Bonomo, e per Progetto Siracusa, Curzio Lo Curzio.

La sfida nel capoluogo

L’incontro, sollecitato dal coordinatore cittadino di Forza Italia, è servito alle forze politiche di rivedersi dopo molto tempo e pianificare una strategia, che, comunque, dovrà essere redatta insieme ai parlamentari regionali e nazionali recentemente eletti alle elezioni del 25 settembre.

“È stata ribadita la necessità di salvaguardare l’unità del centrodestra, in grado di proporre soluzioni efficaci e vincenti ai problemi della nostra provincia” si legge nel documento unitario per testimoniare la compattezza raggiunta nel corso dell’incontro.

Il nodo sui candidati a sindaco

Al netto dei programmi, che saranno la piattaforma politica dei partiti, il nodo vero sarà rappresentato dai candidati a sindaco. E’ ancora presto per i nomi, di certo a Siracusa, circola, con insistenza, quello dell’ex sindaco, Titti Bufardeci, ex di Forza Italia ed ora nell’orbita di Fratelli d’Italia, per via della sua vicinanza al deputato nazionale, Luca Cannata.

“Si sta valutando l’istituzione di un tavolo tecnico-politico – si legge nel documento – per approntare il programma elettorale per il Comune capoluogo, partendo da tavoli tecnici tematici su singoli aspetti della città. Si è, inoltre, preso atto della tematica politica relativa alla reintroduzione del voto popolare per l’istituzione delle province e delle circoscrizioni nel comune capoluogo, analizzando in questo contesto l’allarmante circostanza relativa alle irregolarità delle operazioni di spoglio perpetrate nelle ultime consultazioni elettorali senza soluzione di continuità rispetto a quelle già verificatesi alle amministrative del 2018”