La direzione provinciale del Pd di Siracusa, riunitasi ieri all’Urban center di Siracusa, ha deciso di puntare sul sindaco di Carlentini, Giuseppe Stefio, esponente dell’area Schlein, nella corsa alla presidenza del Libero consorzio di Siracusa.
L’investitura
Il primo cittadino avrebbe accettato l’investitura dei vertici dei dem che presenteranno una loro lista, allargata al M5S e ad AVS, e sfidare così il Centrodestra, che, al momento, è diviso su due fronti: da una parte, Mpa, Dc, Lega, a sostegno di Michelangelo Giansiracusa, che gode dell’appoggio del suo partito, Azione e del deputato regionale, Carlo Auteri, e dall’altra, invece, c’è un’asse Forza Italia-Noi Moderati convergente su Daniele Lentini, con FdI che resta a guardare.
Il campo largo
Eppure, la settimana scorsa il Pd era stato vicino ad un accordo con Giansiracusa, poi naufragato anche per le pressioni interne, tra cui quella della componente di Bonaccini, riconducibile al deputato regionale, Tiziano Spada, e del capogruppo del Pd di Siracusa, Massimo Milazzo, che, in modo esplicito, non solo ha bocciato l’ipotesi Giansiracusa ma ha anche tracciato la strada, chiedendo di candidare alla presidenza un candidato dem legato ad una lista con dentro M5S e AVS. Insomma, il cosiddetto campo largo, di cui aveva parlato anche il segretario provinciale del Pd, Piergiorgio Gerratana quando era calda la pista di Giansiracusa scatenando poi la reazione del sindaco di Siracusa, Francesco Italia, che ha congelato subito l’intesa coi Dem.
Chi è Stefio
Il sindaco di Carlentini si è candidato alle elezioni regionali del settembre del 2022, perdendo il confronto con Tiziano Spada ma negli ultimi mesi si è reso protagonista di un braccio di ferro con il Governo regionale in merito alla realizzazione di una nuova discarica di rifiuti in contrada Scalpello, nella zona nord del Siracusano dove è già presente la più grande di tutto il Sud, di proprietà della Sicula Trasporti. Ne è nata una mobilitazione per dire di no ad un nuovo sito che ha sortito i suoi effetti.






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