“Le dichiarazioni del segretario provinciale del Pd, che ascriverebbero ad una surreale coalizione di centro sinistra la candidatura di Michelangelo Giansiracusa, sono destituite di ogni fondamento”. Lo dichiara il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, esponente nazionale di Azione, dopo l’intervista a BlogSicilia del segretario provinciale del Pd di Siracusa, Piergiorgio Gerratana, che, in merito al sostegno dem alla candidatura di Michelangelo Giansiracusa per la corsa alla presidenza del Libero consorzio, ha parlato di campo largo e progressista.
“Nessun campo progressista”
“Ho apprezzato sinceramente la sua apertura, così come le posizioni – riferisce Francesco Italia – di supporto di diversi sindaci vicini al centro sinistra quanto quelle di esponenti del centro destra. Un eventuale appoggio alla candidatura di Giansiracusa da parte del Pd non sposta in alcun modo l’asse della coalizione verso un supposto “campo progressista”, tanto più con un gruppo consiliare cittadino armato fino ai denti contro il sottoscritto e lo stesso capo di gabinetto, contro ogni idea di sviluppo sostenibile e inchiodato alle più retrive posizioni vetero comuniste”.
No a steccati ideologici
L’esponente nazionale di Azione ribadisce che la candidatura di Giansiracusa non ha un’etichetta politica e ideologica. “È stato detto fin da subito – dice il sindaco di Siracusa – e a chiare lettere che la proposta di candidatura Giansiracusa rappresentava un punto di equilibrio che puntasse a superare gli steccati ideologici. Ogni tentativo in direzione opposta va, per quanto mi riguarda, stoppata sul nascere perché mina alle fondamenta il presupposto di responsabilità condivisa da cui origina”.
Giansiracusa, “sostenuto da civici e moderati”
Il candidato in pectore, Giansiracusa prende anche lui le distanze da un’affiliazione ad un campo di Centrosinistra. “Mi preme chiarire e sottolineare che, ancorché rimanga aperto – dice il sindaco di Ferla – al contributo di tutte le forze in campo, la coalizione nata a sostegno della mia candidatura rappresenta sindaci e consiglieri comunali appartenenti a movimenti civici e a partiti moderati con un quadro politico definito e circoscritto”.
“Pur apprezzando la nuova linea del Pd provinciale – dice Giansiracusa – devo sottolineare come i ripetuti attacchi ricevuti dal gruppo consiliare del Partito Democratico di Siracusa nei miei confronti e, soprattutto, ancora oggi nei confronti del sindaco della città di Siracusa sono irricevibili e segnano una distanza profonda, non solo sul piano politico ma anche su quello del metodo e della visione”.
L’iniziativa dei centristi
Sulla candidatura di Giansiracusa, da tempo lavorano i centristi, in particolare Mpa, con il deputato regionale, Giuseppe Carta, e Azione, con Francesco Italia, ma nel corso di questi ultimi mesi il fronte moderato si è arricchito della presenza della Dc, che ha rotto, a livello provinciale, con l’altro candidato alla guida del Libero consorzio, Daniele Lentini, sindaco di Francofonte, esponente di Noi Moderati e sostenuto da Forza Italia, oltre che dallo stesso partito di Saverio Romano. Nel carro c’è anche Carlo Auteri, parlamentare regionale, transitato nel gruppo misto dopo la bufera mediatica che lo ha colpito.
Dalla pace allo scontro in poche ore
In mattinata, il segretario del Pd provinciale aveva esposto la linea del partito, aperta al sostegno di Giansiracusa, incassando l’apprezzamento di Italia ma nel primo pomeriggio Gerratana ha esplicitato il concetto, rigettando l’idea di voler salire “sul carro della Dc e del Mpa” e chiarendo di voler lavorare ad un campo progressista. Parole che hanno creato forte irritazione tra i centristi e così il sindaco di Siracusa, “garante” politico di Giansiracusa è tornato sull’argomento stoppando la ricostruzione politica avanzata dal Pd. E per farlo ha anche usato una nota locuzione latina “Timeo Danaos et dona ferentes” che Virgilio riporta nel secondo libro dell’Eneide quando fa pronunciare queste parole a Laocoonte per dissuadere i Troiani dall’accogliere i Greci.
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