Un sudanese, destinatario di un provvedimento di espulsione, è stato denunciato dagli agenti di polizia per aver minacciato la titolare di un bar di Cassibile, a sud di Siracusa, con un coltello. E’ accaduto nelle scorse ore ed a segnalare l’episodio è stata la stessa vittima che ha chiesto aiuto agli agenti della Questura di Siracusa, arrivati poco dopo nell’attività commerciale. Secondo una prima ricostruzione, lo straniero, che era insieme ad un algerino, si sarebbe presentato nel locale ma non avrebbe voluto commettere una rapina, non risulterebbe, infatti, che avrebbe chiesto dei soldi.

Forse, avrebbe voluto solo mettere paura alla donna, che ha temuto per la sua incolumità ma ha trovato il coraggio di chiedere l’intervento dei poliziotti, a cui ha raccontato tutto. Gli agenti delle Volanti, al comando del dirigente  Francesco Bandiera, hanno rintracciato il sudanese che è stato caricato in auto per essere trasferito al palazzo della Questura per essere identificato e denunciato. E proprio lì si è scoperto che pendeva su di lui un ordine di espulsione. Sale la tensione a Cassibile dove è presente una baraccopoli in cui vivono in precarie condizioni igieniche e sanitarie circa 300 migranti, impiegati come braccianti negli appezzamenti di terreno della zona.

La Regione ha stanziato 750 mila euro, grazie ad un emendamento del parlamentare regionale Claudio Fava, inserito nella legge di bilancio del 2020 per la  sanificazione della baraccopoli. La parlamentare nazionale e leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha chiesto, invece, la demolizione della struttura. “La tendopoli rappresenta oggettivamente un oltraggio sia al decoro dei luoghi sia per le stesse persone che la popolano. Non è più sostenibile che per garantire la manodopera a prezzi stracciati agli imprenditori agricoli locali, si possa ancora tollerare tutto questo, con gli inevitabili conflitti sociali che ne conseguono” ha detto nelle settimane scorse l’assessore comunale alla Cultura di Siracusa, Fabio Granata.

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