Appena un mese e mezzo fa, in piena emergenza sanitaria e con l’ospedale di Siracusa travolto dai contagi, il Comune di Siracusa aveva ceduto temporaneamente ed in forma gratuita all’Asp un suo immobile, la Casa del Pellegrino, una struttura alberghiera. Sarebbe dovuta servire per ospitare i cosiddetti pazienti paucisintomatici, quelli che non necessitano di ricovero ma che devono osservare un periodo di quarantena ma l’immobile non è stato mai usato, un po’ come accaduto con l’ospedale della Fiera di Milano, anche se nella vicenda di Siracusa non è stato praticamente speso un centesimo.

Anzi, l’amministrazione si era impegnata ad assicurare la fornitura di energia elettrica, acqua e wi-fi, il servizio di reception, 7 giorni su 7 e 24 ore al giorno, attraverso personale comunale o delle società che operano per conto dell’ente ma nessun paziente ci è entrato, per non parlare dei letti, dei medici e degli infermieri, insomma niente. La questione è finita in Parlamento per via di una interrogazione al ministro della Ministero dell’Interno presentata il 7 aprile da Michele Anzaldi di Italia Viva e nei giorni scorsi è arrivata la risposta del sottosegretario di Stato, Achille Variati.

“Di proprietà del Comune – si legge nella lettera del sottosegretario di Stato – è stata concessa per 50 anni in comodato d’uso all’ente Chiesa Santuario Madonna delle Lacrime con contratto stipulato in data 22 ottobre 1997 per finalità di accoglienza di pellegrini”. Ma l’emergenza sanitaria “la rendeva particolarmente funzionale” e “la Prefettura e le altre autorità locali si sono attivate in tal senso e lo scorso 23 marzo è stato effettuato un sopralluogo presso il sito per verificarne l’idoneità.  E così “il 30 marzo successivo il sindaco di Siracusa con nota inviata al Prefetto  ha espresso la volontà  di mettere la Casa del Pellegrino a disposizione  dell’Asp per le esigenze correlate all’emergenza sanitaria in atto”. “La struttura recettiva conta 70 camere” e “l’Asp ha acquisito la disponibilità all’utilizzo della Casa del Pellegrino  che è stata concessa sia dal proprietario che dal comodatario con la conseguente stipula di apposite convenzioni, rispettivamente con il Comune e con l’ente Chiesa”.

Ma se  l’Asp, fino ad ora, non ha ritenuto opportuno usare la Casa del Pellegrino, la struttura potrebbe anche ritornare nella disponibilità del Comune di Siracusa, in anticipo rispetto alla convenzione che ha “durata minima di 60 giorni”. Lo stesso immobile è, però, al centro di un braccio di ferro tra il Comune ed il Santuario della Madonna delle Lacrime ma il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, nelle settimane scorse, ha fatto sapere di aver risolto la questione, per cui questo stabile è ormai di totale disponibilità pubblica, in quanto quella convenzione di 50 anni, secondo il primo cittadino, è saltata. ”In seguito al fallimento, avvenuto nel 2018, della società Casa del Pellegrino, la gestione – ha detto il sindaco di Siracusa – è stata addirittura affittata dalla curatela e per ultimo è stata venduta all’asta. Appare di tutta evidenza che non può essere consentito a nessuno di acquisire il diritto di detenere l’immobile di proprietà del Comune di Siracusa, ciò in quanto nella convenzione del 1997 era stata espressamente esclusa la possibilità di cedere a terzi il comodato”.