“Con la guarigione virologica ieri sera degli ultimi due pazienti covid19, la provincia aretusa, prima tra le altre province siciliane, ha raggiunto il 6 giugno 2020, lo storico traguardo di quota zero”. Lo annuncia l’Asp di Siracusa dopo che nelle settimane scorse aveva comunicato la notizia dell’assenza di pazienti all’ospedale Umberto I, nei mesi scorsi al centro di una bufera per l’esplosione dei contagi, al punto da indurre la direzione sanitaria a chiudere tre reparti ed a trasferire Oncologia ad Avola. ” Ad oggi, infatti, su 251 casi dall’inizio dell’epidemia si registrano 222 guarigioni e nessun paziente positivo. Da 13 giorni – fanno sapere dall’Asp di Siracusa -non ci sono più decessi e da 11 giorni non ci sono più contagi. La direzione dell’Azienda esprime grande soddisfazione per l’importante risultato raggiunto, ma invita tutti i cittadini e gli operatori sanitari a non abbassare la guardia, perchè con l’apertura ai turisti potrebbero verificarsi nuovi casi e, dunque, occorre porre la massima attenzione nel mettere in opera tutte le misure che i governi nazionale e regionale hanno varato per gestire al meglio la delicata Fase 2″.

Restano, comunque, le inchieste della Procura per quanto concerne la gestione dell’emergenza sanitaria, infatti, oltre un mese e mezzo fa, i carabinieri hanno posto sotto sequestro documentazioni all’Umberto I, al Trigona di Noto ed agli uffici dell’Asp a seguito di alcuni esposti in merito ai percorsi dentro le strutture. Al palazzo di giustizia sono arrivati altre denunce relative a persone decedute in ospedale, all’Umberto I, per cui sono state aperte delle inchieste. Quella più nota riguarda il decesso del direttore del Parco archeologico di Siracusa, Calogero Rizzuto, morto in Terapia intensiva, ma secondo i familiari della vittima ed il parlamentare regionale del Pd, Nello Dipasquale, ci sarebbero stati dei colpevoli ritardi per il ricovero del paziente. La Procura di Siracusa, titolare del fascicolo, procede per omicidio colposo.

 

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