Il Tribunale di Siracusa ha condannato in primo grado a 7 anni di reclusione Rosario Meli, 63 anni, carabiniere, coinvolto oltre 10 anni nell’inchiesta antimafia denominata Morsa 2 conclusa dai militari del Nucleo investigativo di Augusta e dei magistrati della Procura distrettuale antimafia di Catania.

La tesi della Dda di Catania

Secondo la tesi dell’accusa, il militare avrebbe, in qualche modo, favorito la cosca Nardo di Lentini, la consorteria criminale che controlla le attività illecite, dalle estorsioni al traffico di droga. L’imputato, la cui posizione è stata stralciata rispetto alle altre posizioni che hanno preso un percorso giudiziario diverso, è stato condannato anche al pagamento delle spese processuali ed ad un anno di libertà vigilata a pena espiata.

Confisca beni a ex reggente clan Nardo

Nell’ambito dell’inchiesta Morsa, fu coinvolto anche Giuseppe Gentile, 70 anni, indicato dai magistrati della Dda di Catania come ex reggente del clan Nardo di Lentini. Nelle settimane scorse, I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Siracusa, su disposizione della Corte d’Appello di Catania, hanno dato esecuzione alla confisca dei suo beni.

Beni per 2 milioni di euro

Confiscati beni immobili e conti correnti per un valore di oltre due milioni di euro ritenuti provento di attività illecite poste in essere nel tempo, in nome e per conto del gruppo mafioso.

Le indagini

Il provvedimento di confisca giunge al termine dei tre gradi di giudizio di una complessa indagine patrimoniale svolta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo all’indomani delle operazioni denominate “Morsa” e “Morsa 2”, che, tra il 2005 ed il 2009, fecero luce sulle innumerevoli attività illecite del clan “Nardo” deferendo all’Autorità Giudiziaria ben 39 soggetti per gravi violazioni di legge che andavano dall’associazione mafiosa alle estorsioni fino al
traffico di armi e stupefacenti.

Il patrimonio

Oltre il denaro disponibile su tre distinti conti correnti bancari, circa 65.000 euro, da oggi l’Agenzia per i beni confiscati alla mafia gestirà 4 unità immobiliari di pregio e due grandi autorimesse che compongono il patrimonio immobiliare oggetto della confisca.