Il prefetto di Siracusa ha nominato gli amministratori straordinari che dovranno gestire per 18 mesi il servizio di raccolta dei rifiuti a Palermo, Messina, Altofonte, Ispica, Lercara Friddi, Riposto, Scicli, Villabate. Sono i Comuni in cui il bando di gara è stato vinto dalla Tech, l’azienda di Floridia, nel Siracusano, che ha ricevuto una interdittiva antimafia dalla Prefettura di Siracusa. Gli amministratori scelti sono Maria Nicotra, Angelo Bonomo e Antonio Castiglione che avranno il compito di proseguire l’attività economica, salvaguardare l’occupazione ed i bilanci pubblici.
“Un vero e proprio bilanciamento, cioè, tra l’esigenza – spiega il prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto- di contrastare il fenomeno dell’infiltrazione mafiosa nell’economia legale e quella di evitare l’ulteriore danno alla collettività che deriverebbe dall’interruzione di un servizio essenziale come quello del ciclo dei rifiuti.
Nei giorni scorsi, il Tar di Catania ha rigettato la richiesta di sospensiva proposta dalla Tech, l’azienda di rifiuti vincitrice della gara d’appalto per la gestione del servizio di rifiuti a Siracusa che, nel febbraio scorso, ha ricevuto un’interdittiva antimafia dalla Prefettura di Siracusa. L’impresa, nel dicembre scorso, aveva vinto il bando del Comune di Siracusa con base d’asta di 118 milioni di euro, 9 milioni in meno rispetto a quello del 2014 ma dopo il provvedimento della Prefettura l’amministrazione di Palazzo Vermexio guidata dal sindaco Francesco Italia ha deciso, circa due mesi fa, di assegnare il servizio alla Tekra, la cui offerta era stata valutata come seconda.
I giudici hanno sostanzialmente riconosciuto valida la ricostruzione elaborata dalla Prefettura sulla scorta delle relazioni delle forze dell’ordine, carabinieri, polizia e guardia di finanza, in merito a presunte connivenze con la criminalità organizzata. La difesa dell’azienda, tra le motivazioni prodotte per smontare questa tesi, ha presentato la richiesta di archiviazione della Procura distrettuale antimafia in un procedimento penale accolta dal gip del tribunale di Catania.
Ma in merito alla nomina del commissari da parte del prefetto, la Tech precisa che “la società presterà ai commissari prefettizi tutta la collaborazione necessaria per assicurare la prosecuzione dell’erogazione dei servizi pubblici essenziali che sono oggetto dei contratti, atteso che i contratti privati restano, invece, nella esclusiva disponibilità e gestione della società”.
Ma allo stesso tempo, la Tech pone un altro problema: ” La società, tuttavia, sente l’obbligo di rammentare alla Prefettura la necessità d’inserire sotto la gestione commissariale anche altri contratti di servizi essenziali che non sono stati presi in considerazione dall’Ufficio territoriale del Governo e la cui cessazione rischia di generare in brevissimo tempo fortissime tensioni sociali. Dalla gestione commissariale sono rimasti esclusi, infatti, un numero di contratti pubblici che occupano circa 115 lavoratori, ciascuno dei quali sorregge il proprio nucleo familiare esclusivamente con il salario che percepisce oggi dalla Tech”.
Infine, la Tech “è in procinto di inoltrare alla Prefettura di Siracusa formale richiesta di ampliare il mandato dei Commissari già nominati, al fine di tutelare le centinaia di lavoratori il cui improvviso stato di disoccupazione rappresenterebbe una grave problematica sociale, in un momento storico durante il quale il territorio siciliano già soffre oltremodo di una crisi economica profonda”.
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