Gli agenti del commissariato di polizia di Avola hanno arrestato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente un avolese di 48 anni.

Secondo quanto emerso nell’indagine delle forze dell’ordine, l’indagato avrebbe allestito un traffico illegale di  droga, in particolare le dosi di metadone che gli venivano date dal Sert a scopo terapeutico, le avrebbe rivendute a tossicodipendenti di sua conoscenza. Le indagini sono state avviate dopo alcune segnalazioni, in particolari alcuni tossici piuttosto conosciuti alla polizia sarebbero stati trovati in possesso di metadone.

Supermercato della droga in casa

Nel corso di un controllo, scattato nell’abitazione del 48enne, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato 31 grammi di hashish di cui alcuni già suddivisi in dosi e pronte per lo spaccio e 239 flaconi di metadone, un bilancino di precisione e 270 euro in contanti, probabile provento dell’attività di spaccio.

Condotto in carcere

Al termine del controllo, l’arrestato è stato condotto in carcere, nel penitenziario di Cavadonna, in attesa dell’udienza di convalida della misura cautelare davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Siracusa.

Presi due clienti

Contestualmente, gli agenti di polizia  hanno identificato due persone, “clienti” dello spacciatore, che sono state segnalate all’Autorità amministrativa per consumo di sostanze stupefacenti.

Arresto a Pachino

A Pachino, invece, gli agenti del commissariato hanno arrestato e condotto in carcere un quarantunenne, residente a Pachino, già conosciuto alle forze di polizia, a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Siracusa, quale aggravamento della misura degli arresti domiciliari.

L’uomo, secondo quanto riferito dalla Questura di Siracusa, era ai domiciliari dal settembre dello scorso anno perché accusato di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti.

“La più grave misura inflitta dal Giudice si è resa necessaria a causa delle continue violazioni degli arresti domiciliari perpetrate dall’uomo” spiegano dal palazzo della Questura di Siracusa.