I militari della Guardia costiera hanno compiuto controlli ad Augusta per verificare se i pesci in vendita ad Augusta fossero tracciati. E’ scattato un sequestro di circa 115 chili di prodotti ittici, trovati in supermercato di Augusta, in un ristorante di Brucoli, al mercato rionale del giovedì di Augusta ed al mercato rionale “del mercoledì” di
Francofonte. Parte del prodotto ittico, giudicato idoneo da parte del personale veterinario, è stato donato in beneficenza, mentre la restante quantità è stata distrutta. Nessuno dei titolari delle attività commerciali dove la Capitaneria di Porto ha compiuto gli accertamenti è stato in grado di fornire la documentazione del pescato, è probabile che si tratta di pesca da frodo. Le sanzioni amministrative comminate assommano ad oltre 10 mila euro. Il mese scorso, gli stessi militari avevano emesso una multa pari a 1500 euro nei confronti del titolare di un ristorante, situato nella zona del Monte, ad Augusta, perché aveva nella sua disponibilità pesce non tracciato che sarebbe dovuto finire sulle tavole dei clienti.

“Quanto portato a termine è una complessa campagna – fanno sapere dal comando della Capitaneria di Porto di Augusta – concentrata di polizia, denominata “Operazione Global Fishing”, effettuata dai Comandi territoriali del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera ubicati nell’area di giurisdizione della Direzione Marittima della Sicilia Orientale, avente lo scopo, nello specifico, di effettuare le opportune verifiche sulla filiera della pesca, sia in mare, per mezzo delle unità navali militari, che a terra, sottoponendo a controllo esercizi commerciali, pescherie, ristoranti, mercati rionali e venditori ambulanti”.

Nelle settimane scorse, i militari della Capitaneria di Porto di Augusta hanno portato a termine una operazione contro la pesca da frodo nelle acque di contrada Gisira. Sono stati posti sotto sequestro 300 ricci ancora vivi che erano stati prelevati poco prima da un sub, multato con una sanzione pari a 2 mila euro.

Gli esemplari erano contenuti in più sacchi e non è escluso che fossero destinati a qualche ristoratore della zona. Al termine degli accertamenti, i militari della motovedetta GC A79, hanno rigettato in mare i ricci.

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