Ci sono le prime parziali ammissioni della cosiddetta e presunta “Banda bassotti” coinvolta in una serie di furti, estorsioni e rapine commessi tra luglio e settembre del 2019 tra Pachino, Noto, Rosolini e Modica.

Gli interrogatori

Le 4 persone coinvolte nell’inchiesta della Procura di Siracusa sono Giuseppe Sipione, 52 anni, Luigi Avolese, 35 anni,  Salvatore Casella e Francesco Salerno: sono stati sentite dal gip del Tribunale di Siracusa in occasione dell’interrogatorio di garanzia. Sipione e Salerno avrebbero ammesso alcuni addebiti e tutti quanti, al termine dell’udienza, sono tornati in carcere.

Banda violenta

Nel corso delle indagini è emersa la pericolosità della presunta banda, per via dei metodi violenti per compiere le rapine, come accaduto all’Ard Discount in via Mascagni, Pachino, fruttata 2 mila euro, ed all’Eurospin di Rosolini, da cui sono stati prelevati 1500 euro.

I colpi

Oltre alle rapine ai due supermercati, nell’elenco dell’ordinanza del gip, Andrea Migneco, figurano: un tentato furto di un’autovettura commessa a Pachino nel mese di agosto 2019; un furto di un’Ape Piaggio commesso a Modica nel mese di agosto 2019; un furto aggravato di attrezzi agricoli di ingente valore, commesso a Noto nel mese di agosto 2019; un furto ed estorsione, con il cosiddetto “cavallo di ritorno”, di un veicolo, poiché i malviventi, dopo aver asportato il mezzo, costringevano il proprietario a versare una somma di denaro per riottenere il proprio mezzo.

Furto ed estorsione, anche in questo caso con il “cavallo di ritorno”, di un’autovettura, a Pachino nel mese di agosto 2019; furto aggravato di attrezzi agricoli a Marzamemi nel mese di agosto 2019.; furto aggravato avvenuto all’interno di un casolare avvenuto a Pachino nel mese di agosto 2019; furto aggravato di un motore marino per imbarcazione avvenuto a Marzamemi nel mese di agosto 2019; tentato furto di un mezzo cingolato commesso a Noto nel mese di agosto 2019.

Le telecamere

Rilevanti, secondo la polizia che ha condotto le indagini in questi ultimi due anni, sono stati il tracciamento degli spostamenti degli indagati attraverso le telecamere delle varie zone in cui sono stati commessi i colpi ma anche le intercettazioni tra i componenti della banda.

 

 

 

 

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