Stando alle dichiarazioni del sindaco di Siracusa, Francesco Italia, nel Siracusano, non ci saranno altre baraccopoli per ospitare braccianti agricoli stranieri impegnati negli appezzamenti di terreno per la raccolta delle produzioni agricole. Questa mattina, operai e ruspe in azione per rimuovere la struttura abusiva, ricavata in una area nella zona di Cassibile, a sud di Siracusa, priva di requisiti igienici e sanitari, dove, per un periodo di tempo, hanno vissuto come sardine circa 300 persone. “Via la baraccopoli da Cassibile: nessun essere umano merita di vivere in queste condizioni. Dopo il campo abusivo dei Pantanelli, la legalità e il rispetto dell’umanità ritornano a far luce anche alla comunità di Cassibile” ha detto il sindaco di Italia.
E nei giorni scorsi, un centinaio di residenti si sono recati nella baraccopoli per chiederne lo smantellamento: una protesta scaturita dopo due recenti episodi accaduti a Cassibile che hanno visto come protagonisti alcuni migranti. Il primo ha interessato un sudanese ed un algerino, che hanno minacciato con un coltello la titolare di un bar che ha poi chiesto soccorso alla polizia. Sono stati denunciati e trasferiti in un centro di accoglienza a Bari per essere espulsi. Nelle ore successive, un altro migrante è stato visto girare nudo lungo la via Nazionale, la strada principale di Cassibile. E pensare che per questa struttura abusiva, ormai demolita su disposizione dell’amministrazione di Siracusa, la Regione, per la sua bonifica, ha stanziato un finanziamento di circa 750 mila euro, frutto di un emendamento del presidente della Commissione regionale antimafia, Claudio Fava. I sindacati, in tutto questo tempo, hanno, invece, denunciato lo sfruttamento di questi braccianti, parte dei quali lavora nei fondi agricoli senza contratto.
Il prossimo anno, comunque, i braccianti torneranno ma il sindaco ritiene fondamentale l’aiuto della Regione. ” Noi abbiamo chiesto alla Regione – ha detto Italia – un finanziamento che ci possa garantire di realizzare, per il prossimo anno, delle unità abitative decorose, dotate di ogni servizio, per ospitare i braccianti agricoli stranieri. Attenzione, solo quelli che sono in possesso di permesso di soggiorno, regolarmente contrattualizzati ma soprattutto che dimostrano di lavorare nel territorio di Siracusa”.
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