E’ stato il parlamentare regionale del Pd, Nello Dipasquale, a mostrare ieri, nel corso della trasmissione Non è l’arena di Massimo Giletti, andata in onda ieri sera su La7, i messaggi tra lui e Calogero Rizzuto, il direttore del Parco archeologico di Siracusa, morto di Covid19 all’ospedale di Siracusa: conversazioni in cui emergerebbero i timori della stessa vittima per la sua condizione.

Sulla vicenda c’è un’inchiesta della Procura di Siracusa dopo l’esposto del deputato all’Ars, molto amico di Rizzuto, che ha evidenziato dei ritardi per il ricovero della vittima, che si sarebbe ammalato poco dopo un incontro con una delegazione coreana nel mese di febbraio. Il figlio del direttore del Parco archeologico, Audenzio Rizzuto, durante la trasmissione di ieri, ha raccontato, ancora una volta, l’odissea del padre. “Mio padre era pronto per il ricovero, aveva preso gli effetti personali”.

Insomma, secondo la famiglia il direttore del Parco si apprestava a recarsi in ospedale ma, in un comunicato stampa, diffuso nei giorni successivi al decesso di Rizzuto, la direzione generale dell’Asp, guidata Salvatore Lucio Cavarra, ha sostenuto che il paziente aveva rifiutato il ricovero. Elementi, comunque, che sono nel fascicolo della Procura di Siracusa, destinataria, comunque, di altri esposti, presentati dalla Cgil e da due famiglie di persone decedute di Covid19 all’ospedale di Siracusa.

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