La Pasqua si è chiusa con la conferma della linea del rigore. Il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci ha emanato una nuova ordinanza che recepisce e integra il Dpcm del 10 aprile prorogando fino al 3 maggio le misure restrittive già in vigore.

I numeri danno ragione delle misure adottate: la percentuale dei contagi per popolazione vede la Sicilia all’ultimo posto tra le regioni italiane. E’ vero, però, che in questa classifica al contrario fanalini di coda sono pure altre regioni meridionali, come la Calabria, la Basilicata, la Campania o la Puglia. I fattori, dunque, sono anche altri. Lasciamo il campo a più autorevoli osservatori in materia.

Ma la Pasqua in Sicilia si è chiusa anche con un esempio di come la linea del rigore non sia identificabile con quella di un autoritarismo che, in qualche caso, ha ristretto i diritti costituzionalmente sanciti a forza di azioni che hanno rasentato un vero e proprio terrorismo psicologico.

L’autoritarismo è un esasperato abuso dell’autorità, il rigore, invece, una rigida severità con cui si esige l’osservanza di una legge, o un’ordinanza nel caso specifico.

Ecco, nell’esercitare questa linea di rigore, c’è chi si è calato nei panni del sindaco “sceriffo” e chi si è preso cura come un padre della sua comunità. Se il sindaco di Messina, Cateno De Luca, ha usato un drone come strumento repressivo per convincere i suoi concittadini a rispettare le ordinanze, con la sua voce registrata che intimava “Dove ca…o vai? Torna a casa”, un altro sindaco, quello di Palazzolo Acreide, Salvatore Gallo ha usato un drone per raccogliere in preghiera la sua comunità.

Un occhio dal cielo, non quello di uno solo (del sindaco), ma di tutti noi, osserva e ci fa osservare, in silenzio, un enorme Crocifisso, disteso da giovedì scorso in una piazza, a Palazzolo Acreide, deserta e afona come lo sono da tante settimane le piazze d’Italia.

Lo realizzò due lustri fa un giovane artista acrense, Andrea Caruso, che un brutto male ha strappato alla vita a soli 30 anni. Il Crocifisso, a cui Andrea lavorava quando già combatteva contro la malattia, avrebbe dovuto essere esposto per la Pasqua del 2010 poi flagellata dal maltempo. Non era il suo momento.

Lo è stato questo per il Sindaco, che al messaggio “restate a casa” ha sempre accompagnato quello “e chiedetevi se il vostro vicino ha bisogno di aiuto”. Gallo ha voluto, anche, che fosse un altro figlio di Palazzolo a prendere per mano i concittadini in un volo ad uccello che parte dalla chiesa di San Sebastiano, che si erge maestosa sulla piazza, serrata per la sospensione delle funzioni religiose, e scende sull’ “Uomo dei dolori che ben conosce il patire”, disteso al suolo.

Il video, commovente, realizzato da drone è opera di Matteo Calvano, che a Roma studia direzione della fotografia e che l’anno prossimo conta di entrare al Centro Sperimentale di Cinematografia.

Il Crocifisso di Caruso è stato disinstallato la scorsa notte, per questioni conservative dell’opera. Chissà, magari lo si potrà riesporre più in là, come ex voto, per la grazia della fine della pandemia.