I carabinieri hanno rinvenuto una serra artigianale, attrezzata con lampade, sostanze fertilizzanti e bilance di precisione, nel cui interno erano sistemate 54 piante di marijuana di altezza variabile tra i 50 centimetri ed un metro.

I Carabinieri della Compagnia di Messina Sud e della Compagnia Messina Centro hanno eseguito distinti ordini di carcerazione per l’espiazione di pena detentiva ed colto un soggetto in flagranza di reato per evasione.

Nel pomeriggio di ieri, nell’ambito dei servizi di contrasto allo spaccio di droghe, i Carabinieri della Stazione di Messina Gazzi hanno arrestato il 28enne C.G., messinese, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile del reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Fioccano le denunce a Messina e provincia contro chi si ostina a non restare a casa

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato due fratelli, C.S. 23enne e C.L. 35enne, poiché responsabili dei reati di resistenza aggravata a Pubblico Ufficiale e lesioni personali.

A finire in carcere tutti soggetti ritenuti responsabili dei reati di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione e porto illegale di armi, violenza e minaccia, con l’aggravante del metodo mafioso.

Quattro datori di lavoro sono stati anche denunciati per violazioni delle norme di sicurezza nei luoghi di lavoro ed utilizzo di impianti di videosorveglianza per il controllo dei lavoratori a distanza senza autorizzazione dell’Ispettorato territoriale del Lavoro di Messina.

I carabinieri hanno arrestato Rosario Lo Presti, 22 anni, e Alessandro D'Amico, 25 anni, e notificato un obbligo di soggiorno ad Agostino Antonio Sangiorgio, 20 anni di Patti.

Dagli elementi raccolti emerge l’“allarmante professionalità delinquenziale” degli indagati che ha indotto il G.I.P. a sottoporre gli arrestati alla misura di massimo rigore, ritenuta come unica “adeguata tutela” delle esigenze cautelari considerate “gravi e attuali”.

La pressante ed immotivata violenza unita alle sofferenze morali patite hanno aperto gli occhi all’anziana coppia e l’hanno finalmente convinta a denunciare.

Appena giunti sul posto i militari hanno sentito le urla della donna che invocava disperatamente aiuto dalla finestra in quanto il figlio, dopo averla spintonata ed ingiuriata, stava spaccando tutto quello che trovava in casa.

Ad un certo punto è arrivata una telefonata del fratello alla donna e lei ha chiesto aiuto e l'anziano l'ha fatta andare via. La vittima ha quindi denunciato tutto alla polizia che ha bloccato l'uomo.

Tempestivo, l’altra sera, è stato l’intervento della pattuglia dei Carabinieri, che ha consentito di evitare che la situazione potesse degenerare ulteriormente.