Il dramma della disoccupazione cronica in Sicilia frutto di scelte scellerate e assenza della politica. Argomenti al centro della seconda puntata di Botta e Risposta la trasmissione di Claudio Di Gesù.

L'allarme dei consulenti del lavoro che si incontrano in Sicilia a fine settimana

Da circa 18 mesi l'Amat usufruisce degli autisti in somministrazione. “Il lavoro di questi cento autisti è stato impeccabile – aggiunge Andrea Gattuso - e pertanto in caso di nuovo ricorso al lavoro interinale non si può che partire da queste professionalità”.

Qualche anno fa, i dipendenti diretti erano circa 600, i lavoratori dell’indotto tra 3500 e picchi di 4000. Oggi i diretti sono 421 (300 operai e 121 impiegati), indotto (più che altro si occupano di servizi), tra i 600 e i 700.

Se per gli uomini la distanza dalla media europea è di 5,8 punti (il 67,1% di uomini occupati tra i 15 e i 64 anni in Italia contro il 72,9% medio Ue) per le donne italiane la distanza è di 13,5 punti (48,9% a fronte del 62,4%).

Il tasso di disoccupazione in regione è tra i più alti in Italia, attestandosi al 21,5% nel 2017, 10 punti percentuali sopra la media nazionale.

“Nel capoluogo etneo, ancor più che in altre città d’Italia, il dramma della disoccupazione, che risulta in crescita rispetto al 2016, non può essere ignorato". Lo afferma Gianina Ciancio, portavoce del Movimento 5 Stelle all'Ars

Nel settore del turismo, soprattutto nelle strutture ricettive a più stelle, emergono difficoltà nel reperire personale che conosca le lingue straniere, piuttosto che nella ristorazione un bravo commis che parli almeno l’inglese.

Oggi – dice De Luca - solo dopo che sono stati bruciati più di cento posti di lavoro e solo di fronte ai Decreti ingiuntivi del Tribunale di Palermo finalmente si sblocca una situazione paradossale, quando però il danno è in larga parte già fatto.”

Denunciate due persone: il titolare di un'impresa che faceva lavorare un dipendente in nero, e il lavoratore che aveva chiesto la disoccupazione

Il Reddito Minimo d’Inserimento fu sperimentato nel 1998 tra le province italiane classificate come le più povere. Tra esse, in Sicilia vennero individuate Caltanissetta ed Enna. Degli originari 2.800 lavoratori coinvolti, oggi operano in 1.200 circa.

Una canzone in cui in molti si possono ritrovare e che vuole rappresentare anche un'occasione per toccare il tema della disoccupazione che, soprattutto al Sud, è un problema molto sentito.

I dati Istat smentiscono una ripartenza della Sicilia sbandierata da una fetta di amministratori locali e regionali in vista delle elezioni

Secondo gli esperti dopo l'aumento del Pil nel 2015 di +2,1%, le nuove stime prevedono un margine più modesto ma ancora positivo in Sicilia per il 2016 pari a +1,3% e per il 2017 del +1%.

Il Misery Index Confcommercio - una valutazione macroeconomica del disagio sociale - a dicembre 2016 si è attestato su un valore stimato di 19,7 punti, in aumento di quattro decimi di punto rispetto a novembre, tornando ai livelli di luglio 2015.

Se, infatti, crescono a livello regionale gli occupati nel 2016, del 2,6% nelle due città si registra piuttosto una netta flessione del numero degli occupati a Trapani -2% (la percentuale complessiva è del 42%) e in misura minore a Palermo -0,4% (38 percento il dato dell’occupazione).

Licata, Favara, Aragona e Palma di Montechiaro, sono tra i primi 20 Comuni italiani nei quali si registra il maggiore tasso di emigrazione, così come è avvenuto dai primi del Novecento agli anni Settanta.

A fronte di 20 mila nuovi occupati resta ancora molto alto il numero dei Neet, i giovani tra i 15 e i 29 anni senza occupazione, formazione e istruzione: 353 mila nel 2015.

"Nutriamo forti preoccupazioni- dichiara Mimma Calabrò segretario Generale Fisascat Cisl Palermo Trapani - per la situazione venutasi a creare. Per tale ragione abbiamo richiesto al Prefetto di Trapani di volersi fare parte attiva per la realizzazione di un incontro".

Il segretario regionale Fit Cisl Ambiente, e il segretario provinciale Fit Cisl, intervengono sulla vertenza degli ex lavoratori Coinres, il consorzio che gestisce la raccolta dei rifiuti in 21 comuni del palermitano.