Un fenomeno particolarmente sentito dall’opinione pubblica, soprattutto dopo i fatti di Sciacca del febbraio scorso, quando furono avvelenati più di trenta cani e a pochi giorni dal ritrovamento del corpo senza vita del pastore tedesco Kaos.
di
Redazione
la regione punta alla creazione di una apposita consulta
Tanti gli spunti di riflessione emersi: dalla gestione degli animali nelle strutture pubbliche e private alla necessità di un censimento nelle aree rurali, alla richiesta di maggiore controllo e vigilanza da parte delle istituzioni.
"L'amministrazione Orlando ha confermato un'allergia al dialogo con associazioni e operatori, evidentemente per aver condotto politiche sbagliate" ha aggiunto la deputata.
Su iniziativa della deputata nazionale M5s Chiara Di Benedetto, capogruppo in commissione Cultura, si terrà sabato 2 dicembre il convegno “La tutela degli animali tra randagismo e zoomafia”, previsto nel capoluogo siciliano alle ore 16 presso l'ex Fonderia reale, in piazza Fonderia.
In un primo tempo gli addetti le hanno impedito l'ingresso. Poi, anche grazie all'intervento dei carabinieri, la parlamentare 5stelle ha potuto visitare le strutture.
di
Redazione
l'appello della deputata grillina chiara di benedetto
L'appello al sindaco Orlando affinché ascolti le associazioni animaliste che qualche giorno fa hanno protestato. I locali dell'ex mattatoio sarebbero ancora più piccoli di quelli della struttura di via Tiro a Segno.
Opposizione delle associazioni pugliesi, nei confronti di una proposta di legge regionale che, stante le critiche, potenzierebbe il ruolo dei privati nella gestione del randagismo. Dati alla mano, sempre dal punto di vista degli animalisti, la scelta non sarebbe conveniente.
Una cagnetta, trovata nell'immondizia. Una storia triste che riflette di ritardi di lunga data. Piera, così si chiamava la cagnetta, è morta di stanchezza. Lo affermano i volontari che si erano presi cura di lei.
Polemica sulla gestione del randagismo nel comprensorio di Gela. A sollevarla è la LIDA di Gela che continua a chiedere agli uffici incaricati dalla legge 281/91, interventi di prevenzione del randagismo. Nel frattempo si paga un canile privato.
Va avanti ormai da un mese la protesta della LIDA di Gela. Mancata repressione del randagismo, questo al centro dell'intervento della LIDA che elenca una serie di ritardi che starebbero incidendo in maniera pesante sulla situazione dei cani randagi.
Protesta della LIDA di Gela per quella che viene definita una mancanza della politica verso i principali problemi che riguardano i diritti degli animali. Tra questi, l'annoso problema del randagismo
Secondo le più recenti stime del Ministero della Salute, sul territorio regionale sarebbero presenti circa 60mila randagi (in relazione ai soli cani), fornendo un quadro allarmante che ha raggiunto ormai i connotati di vera e propria emergenza socio-sanitaria.
Cuccioli abbandonati accanto ai cassonetti, branchi di cani che si moltiplicano nelle periferie e aggressioni che non tendono a diminuire. La situazione è critica in Sicilia.